“Constantine”: dalla serie tv al film
Finalmente dopo aver parlato della serie tv con protagonista Matt Ryan, andata in onda tra il 2015 e il 2016, passiamo alla pellicola del 2005 con Keanu Reeves nei panni dell’esorcista John Constantine che deve aiutare una detective ad indagare sul suicidio della sorella.
Il film è stato diretto da Francis Lawrence e, come abbiamo già anticipato nell’articolo precedente, è basato sulla serie di fumetti Hellblazer pubblicata da Vertigo, un’etichetta della casa editrice DC Comics.
Stavolta la storia di Constantine comincia quando all’esorcista viene diagnosticato un tumore ai polmoni e si affianca alla detective Angela Dodson per indagare sul suicidio della sorella gemella, Isabel. Infatti si scoprirà fin da subito che la gemella si è suicidata a causa dei suoi poteri medianici. Isabel aveva scoperto che Mammon, il figlio di Satana, vuole realizzare una profezia della Bibbia degli Inferi e prendere il comando della Terra.
Mentre indagano sul caso, Angela cercherà di recuperare le sue abilità da medium, le stesse che la accomunavano la sorella, e così facendo aprirà un varco per la venuta di Mammon.
Avremo poi l’intervento dell’arcangelo Gabriele, che cercherà di agevolare il passaggio di Mammon usando la Lancia del Destino (la lancia con cui venne ferito Cristo). Questo voltafaccia di Gabriele verrà spiegato dal fatto che ritiene gli uomini indegni del dono di Dio, ovvero quello della vita e del libero arbitrio, lasciando l’accesso al Paradiso solo a coloro che sopravviveranno all’inferno che porterà il figlio di Satana, se porterà a termine la missione.
Costantine sarà costretto a chiedere “aiuto” dall’alto, ma… chi ascolterà la sua richiesta?
Costantine è sempre stato il mio film preferito dall’età di quindici anni, specialmente per i messaggi racchiusi al suo interno.
Costantine ci mostra qualcosa che ai giorni nostri tendiamo a sottovalutare, non ci prendiamo la responsabilità delle nostre azioni e tendiamo a incolpare sempre qualcun altro per qualsiasi cosa, senza pensare che siamo dotati di quello di cui Gabriele ci ritiene indegni: il libero arbitrio e il dono della vita.
A dire il vero mi sono messa dalla parte dell’arcangelo, e mi riesce difficile non condividere il suo punto di vista: l’essere umano spreca costantemente la sua vita in cose materiali, navigando tra odio, invidia e guerra, distruggendosi e distruggendo tutto ciò che Dio ha creato per lui. Sputa nel piatto dove si mangia, in poche parole.
Infatti durante alcuni dialoghi con Constantine, l’arcangelo gli ricorda spesso che la condizione in cui si trova se l’è creata da solo: andrà all’inferno e morirà per volere di Dio, ma perché si è suicidato e si è ammalato a causa del fumo.
“Constantine: Perché io Gabriele, è una cosa personale vero? Non andavo abbastanza in chiesa, non pregavo abbastanza, non lasciavo mai 5 dollari di questua..perché?
Gabriele: Tu morirai giovane perché fumi 30 sigarette al giorno dall’età di 15 anni e andrai all’inferno perché ti sei tolto la vita… SEI FOTTUTO!”
Allo stesso tempo, John incarna un po’ quello che molte persone pensano di Dio. Ovvero un Dio assente che guarda gli essere umani come se fossero giocattoli e lo stesso Constantine si scontrerà spesso in discussioni religiose con Angela, una credente nella fede cattolica.
“Angela: Credo che Dio abbia un piano per tutti noi.
Constantine: Dio ci guarda come delle formiche. Non ha piani, credimi.”
Constantine è la metafora dell’uomo e del suo rapporto con Dio
Molto interessante ho trovato anche le riflessioni di Constantine, quando cerca di convincere la detective del mondo invisibile che la circonda. Lei crede in Dio, ma le riesce difficile comprendere che ci sia davvero un di più, com’è giusto che sia ritiene che sia l’uomo l’essere meschino capace di qualsiasi cosa, ma John le mette davanti anche l’altra faccia della medaglia. Cos’è quella scintilla che spinge l’essere umano alle cose più spregevoli? Che non sia “forse” solo dovuto alla sua natura meschina? Possibile ci sia anche un’altra spiegazione?
“Paradiso e inferno sono qui. Dietro ogni muro, ogni finestra. Il mondo dietro il mondo… noi siamo presi nel mezzo. Angeli e demoni non possono passare sul nostro piano, così abbiamo quelli che io chiamo “sanguemisto”, i faccendieri dell’aldilà. Possono solo sussurrarti nell’orecchio, ma una loro parola può darti il coraggio o trasformare il tuo piacere preferito nel tuo peggiore incubo. Quelli dal tratto demoniaco, come anche i mezzi angeli, vivono accanto a noi. L’Equilibrio lo chiamano… io lo chiamo ipocrisia di merda. (Constantine)”
Quindi gabriele fu considerato cattivo in quel momento perche voleva liberare il figlio di satana ,e allora perche satana ha aiutato a non far nascere suo figlio ? Forse perche liberando il figlio l uomo si sarebbe purificato grazie al merito di mammon che avrebbe portato orrori su cui far elevare l umanita ?