Si è tenuta il 28 maggio via Zoom la conferenza stampa di lancio del film Tutti per Uma, in uscita nelle sale il 2 giugno. Hanno partecipato fra gli interpreti Pietro Sermonti, Lillo Petrolo, Antonio Catania, Laura Bilgeri e Dino Abbrescia; ha partecipato inoltre Susy Laude, regista del film, insieme ai rappresentanti di Camaleo Film, Ellis film e Vision Distribution.
E’ stato molto bello poter vedere il clima divertente e rilassato tra gli attori, a confermare quanto l’esperienza del gruppo sul set sia stata positiva per tutti (cosa che emerge chiaramente anche nella visione del film). Il merito è stato da molti dato alla regista, Susy Laude: con un passato nel teatro ragazzi e nella recitazione, Laude ha saputo coccolare gli attori e metterli a proprio agio, cogliendone le proposte ma riuscendo anche a domare un cast quasi integralmente al maschile.
Roberto Cipullo in rappresentanza di Camaleo ha sottolineato l’importanza di aver scelto una donna per raccontare questa storia con sensibilità e amore ma anche con la sua competenza tecnica: “la cosa bellissima che ha fatto Susy è averci messo tutto il cuore dentro questo film, i suoi disegni, le sue storie…”
Il cast ne ha raccontato il coraggio nella scelta di trasformare alcune scene in corso d’opera, per farle diventare mimate o cantate: Sermonti sottolinea quanto questo gli abbia fatto respirare la libertà del teatro, in cui spesso si modifica il prodotto finale prendendo ispirazione da quello che succede in prova. In effetti molto materiale è stato improvvisato, specie da Sermonti e Petrolo, e questo ha lasciato Laura Bilgeri spesso in difficoltà perché in realtà essendo austriaca e non parlando bene in italiano aveva dovuto imparare le sue battute interamente a memoria.
Alcune delle domande poste durante la conferenza stampa per Tutti per Uma
D: Susy sei soddisfatta del lavoro? Cosa volevi raccontare?
R “Io sono molto soddisfatta (…) e sono stata veramente onorata di lavorare con questi personaggi particolari che vediamo (…). e ringrazio anche per la fiducia di avermi dato questa sceneggiatura e la fiducia di avermi fatto raccontare il mondo che avevo dentro.”
D: Lillo per te Susy ha pensato stranamente al ruolo dell’eterno bambino…
R (ironico) “Beh sì, è talmente lontano dal mio vero essere che ho dovuto veramente faticare tantissimo, è stato durissimo cercare di entrare in quel personaggio. (Ride) E’ chiaramente perfetto per me perché io sono così nella vita! (…) Quindi diciamo che l’immaturità di quel personaggio mi si addice molto, e appunto è stato un gran piacere interpretarlo anche perché ho faticato veramente poco a entrare nella sua psicologia.”
D: Antonio a te spetta il ruolo del patriarca della famiglia e il ruolo forse del più cinico.
R “E’ una famiglia di uomini, tutti maschi, quindi manca la figura femminile la matriarca (…) quindi è chiaro che il capofamiglia ha questo ruolo un po’ burbero… finto burbero, che deve tenere insieme questa famiglia un po’ così, sfilacciata, per la mancanza di una figura femminile importante.”
D: Laura che esperienza è stata per te?
R “Probabilmente una delle più belle esperienze di sempre perché non avevo mai fatto una commedia, per me è stata la prima volta ed avrei sempre voluto farne, e quando ho letto il copione per la prima volta ho riso senza sosta, e non è qualcosa che succede spesso perché far ridere le persone è piuttosto difficile. La storia era così dolce e piena d’amore e specialmente in questo periodo folle che stiamo vivendo credo che tutti abbiamo bisogno di una bella dose di buona commedia e penso che questo sia ciò che questo film mostrerà. Penso che il pubblico potrà goderne, io mi sono divertita moltissimo.”
D: Dino tu invece hai un ruolo da super cattivo…
R “(…) Susy ha deciso di coinvolgermi tra l’altro dandomi un ruolo che è molto distante da me, insomma il cattivone viscidone, però è il cattivo delle fiabe, non quello brutto. (…)
E più avanti nella conferenza, quando gli viene chiesto
D: Perché le persone sono cattive, e quanto questo film lo può spiegare? Il cattivo in questo film dice che è per mancanza d’amore…
R Dino (riferendosi al personaggio che ha interpretato): ” Lui è stato maltrattato da tutti loro da bambino, perché era un po’ diverso. Un burocrate, uno che sta lì e che fa i conti e pensa ad accumulare. (…) Ha pensato più al danaro che a vivere. (…) Cattivi non si nasce, cattivi si diventa ad un certo punto con la vita che alle volte ti mette di fronte a delle cose spiacevoli. Non era cattivo dalla nascita lui.”
D: Hai mescolato molti stili in questo film, quanta paura hai avuto? (Susy)
R Susy Laude: Ho avuto tanta paura, e ne ho ancora. (…). E’ come andare al casinò, se non rischi che partita è? Ed io ho voluto rischiare e soprattutto i miei attori che mi sono stati vicino mi hanno incoraggiata a farlo. (…) Ho voluto cercare di fare una cosa che in teatro noi facciamo sempre, perché in teatro è normale che a un certo punto un personaggio anche Shakesperiano può alzarsi in piedi e cantare, perché no? Il cinema ha molti compartimenti stagni. Questo film credo che non abbia una connotazione vera e propria da poter mettere in una casella…”
D: Nel film chiamate “nano” uno dei bambini. Non è che si offenderà qualcuno? Fare i comici è diventato un terreno minato?
R Lillo Petrolo: “Io credo che il politicamente corretto diventi alla fine una forma di razzismo, perché se tu non hai più la possibilità di scherzare su niente stai automaticamente dicendo “Quella persona già è così, che ci scherzi pure sopra?”. Questo sottotesto io lo detesto perché significa che già c’è un fondo di razzismo in questo modo di esprimersi. Bisogna avere la libertà di vedere le persone veramente tutte uguali. (…). Quando c’è questa paura di stare attenti a come si parla automaticamente stai dicendo che quella persona è diversa da te, ma non è così per quello che mi riguarda.”
Traspare in tutti loro la gioia di aver avuto l’occasione di riportare al cinema le famiglie e la speranza che questo racconto possa rivelarsi una parentesi di serenità all’uscita da un momento buio.
Se il racconto ti ha incuriosito ecco il trailer del film; a breve inoltre la nostra recensione, mentre a questo link ci sono degli approfondimenti sulla storia.