Sto parlando di Cillian Murphy, attore irlandese, conosciuto da molti come lo Spaventapasseri di Batman e, da altri, come il grande Thomas Shelby.
Incredibilmente riservato, parla malvolentieri della sua vita privata e si tiene lontano dai riflettori. Partecipa raramente ai talk show e non si presta facilmente ai classici convenevoli televisivi. È un tipo old-fashioned, come suole definirsi, che ama fare il suo lavoro e farlo con passione, passare il tempo con la famiglia e promuovere campagne di beneficenza a livello locale, nella sua terra d’origine. Un uomo che potremmo definire comune. Eppure Cillian Murphy sembra non aver bisogno di comportarsi da grande star per essere notato e per essere, senza ombra di dubbio, un grandissimo attore.
I primi anni e la passione per la musica
L’attore nasce il 25 maggio 1976 a Douglas, cittadina irlandese della contea di Cork. La madre è un’insegnante di francese e il padre è un ispettore scolastico. Riceve una solida educazione al Presentatio Brother College dove inizia già a interessarsi al teatro e a partecipare a piccole recite scolastiche. Finito il college si iscrive a giurisprudenza per diventare avvocato, ma abbandona gli studi dopo un anno. Contemporaneamente,
Basta guardare due o tre interviste di Murphy per rendersi conto che, come già detto, è una persona riservata, non parla della sua vita né di se stesso. Ma quando si tratta di musica, Cillian fa un’eccezione e racconta dei suoi artisti preferiti, dei concerti che ha visto, degli idoli che ha poi avuto occasione di conoscere. Il 26 gennaio ha partecipato a una trasmissione di BBC music, dove ha avuto modo di parlare della sua ossessione per gli U2 e per il brano She’s a mistery to me, scritta da Bono per Roy Orbison. Per chi fosse curioso, l’attore ha anche preparato una playlist con i suoi brani e artisti preferiti che, se volte, potete trovare qui (e fidatevi, merita!):
BBC music: Cillian Murphy’s Playlist
I primi ruoli importanti e lo sbarco sul grande schermo
La carriera di Cillian Murphy inizia relativamente tardi rispetto agli standard, a 25 anni, con On the Edge e, soprattutto, con Disco Pigs che lo rendono noto al pubblico irlandese. Nel film di Kirsten Sheridan, su richiesta della regista, Cillian presta la sua voce per i titoli di coda, cantando una bellissima So New.
Grazie a questa pellicola, la bravura di Cillian viene notata dal grandioso regista Danny Boyle (Trainspotting, giusto per citare un suo film). Viene scritturato per 28 giorni dopo, film del 2002, incredibilmente disturbante, che unisce fantascienza e horror. La Terra è stata infettata da un virus mortale che, in soli 28 giorni, si diffonde rapidamente e colpisce tutti gli abitanti del pianeta. Murphy, nei panni di Jim, si risveglia da un coma in un ospedale deserto e, con un camice verde addosso, comincia ad aggirarsi per la città, che sembra disabitata. Crede di essere rimasto l’unico uomo sulla faccia della Terra, fino a quando non si imbatte in coloro che prima erano essere umani e che, dopo il contagio, sono diventati terribili creature assetate di sangue.
Cillian reciterà nuovamente sotto la regia di Danny Boyle nel 2007 con Sunshine, altro film dallo stampo fantascientifico che vede la terra alle prese con la minaccia di un congelamento globale.
A questo punto la carriera di Cillian Murphy è in discesa
Poco dopo, infatti, Christopher Nolan gli affida il ruolo dello Spaventapasseri in Batman Begins, 2005. Inizialmente, Murphy si era presentato per la parte del cavaliere oscuro, ma il ruolo venne poi affidato a Christian Bale, effettivamente più adatto al personaggio. Nolan rimase, però, totalmente affascinato dalla sua bravura attoriale e, soprattutto, dai suoi occhi, che trovò molto adatti alla parte.
Altro regista soggetto al fascino degli occhi di Murphy, così tanto chiari da sembrare vitrei, è stato Wes Craven, maestro dell’orrore per eccellenza. Inizialmente, il regista, pur avendo ben presente l’attore, non aveva considerato Cillian Murphy come un possibile candidato per la parte di Jackson Rippner, protagonista di Red Eye, film del 2005. Fu solo dopo averlo incontrato che non ebbe più dubbi. “La prima cosa che vidi furono i suoi giganteschi occhi blu, di una sfumatura mai vista prima. Era estremamente affascinante e, parlando con lui, mi accorsi di come potessi intravedere delle somiglianze con il personaggio di Jackson. Così pensai ‘al diavolo! Sarebbe credibile!“. La scelta si rivelò, infatti, perfetta. Murphy riesce a mettere in scena un personaggio che fa venire i brividi e che contribuisce a rendere il thriller ancor più inquietante e angoscioso. Rachel McAdams, sua collega sul set, dice: “Quando recitava nell’aria si sentiva davvero un senso di pericolo. E i suoi occhi! Erano molto ipnotici, in un modo inquietante, spaventoso, e, allo stesso tempo, incredibilmente affascinante”.
A proposito di questo ruolo l’attore ha scherzato: “Non so se in futuro qualcuno si vorrà sedere vicino a me, in aereo”.
Una piccola curiosità: nel film Cillian Murphy duetta con Gavin Friday, fondatore del gruppo irlandese Virgin Prunes, col brano Sand.
Tutti lo vogliono
Nel 2006 è lo stesso Ken Loach a volerlo per Il vento che accarezza l’erba, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Altro film ambientato in Irlanda, stavolta durante la guerra di indipendenza irlandese (1919-1921) e la guerra civile, scaturitane subito dopo. Primo a pari merito con Breakfast on Pluto nella lista dei suoi migliori film. Fino a poco tempo fa si trovava anche su Netflix, ma poi, tanto per cambiare, la piattaforma ha deciso bene di eliminare uno dei suoi pochi film decenti.
Nel 2008 torna a recitare per Nolan, con Il cavaliere oscuro e collaborerà con il regista altre tre volte: con Il cavaliere oscuro – il ritorno, Inception, film magnifico che non ha certo bisogno di presentazioni, e con Dunkirk, uscito nel 2017 e molto acclamato.
Altri due film che meritano di essere citati sono, senza dubbio, Red Lights e Anthropoid. Nel primo Murphy recita al fianco di attori del calibro di Robert De Niro e Sigourney Weaver, in un thriller psicologico che porta gli spettatori alle soglie del paranormale.
Il 2013 e il fenomeno Peaky Blinders
Nonostante la sua lunga carriera e i suoi tanti ruoli diversi, è a partire dal 2013 che Cillian Murphy ottiene il suo più grande successo. Il merito è di Peaky Blinders, la serie che è riuscita a conquistare i telespettatori dal primo minuto e che continua a sorprendere, senza mai una delusione, senza mai un passo falso. Serie televisiva di Steve Knight, ormai alla sua quarta stagione e rinnovata per la quinta, è ambientata dopo la prima guerra mondiale, nella città di Birmingham. Protagonista è la famiglia Shelby, guidata da Tommy Shelby (Cillian Murphy per l’appunto), che cerca di farsi largo con attività illegali e scontri con famiglie criminali. Oltre a vantare attori eccelsi e una regia altrettanto superba, il merito a mio parere più grande va alla colonna sonora. La sigla è nientemeno che Red Right Hand di Nick Cave e gli altri artisti presenti sono, giusto per citarne alcuni, Arctic Monkeys, PJ Harvey, David Bowie, Leonard Cohen, Iggy Pop, White Stripes, Radiohead.
Se non avete mai avuto modo di vederla, anche se mi sembra difficile, non vi resta che correre a casa, mettervi comodi ed entrare anche voi nella spirale Peaky Blinders.
Per concludere, qualche curiosità su questo attore tanto misterioso
Cillian Murphy e Kubrik
Se aveva sempre dimostrato una certa passione per la recitazione, è stato dopo aver visto Arancia Meccanica di Stanley Kubrik che Murphy ha deciso di intraprendere la carriera d’attore.
Liam Neeson: modello di riferimento e “padre cinematografico”
Oltre a essere un grandissimo attore, Liam Neeson è onnipresente in ogni film irlandese. Per Cillian Murphy è stato inevitabile confrontarsi con lui. Ha anche avuto modo di recitare al suo fianco sia in Breakfast on Pluto, proprio agli inizi della sua carriera, sia in seguito con Batman Begins e Il cavaliere oscuro – Il ritorno.
Vegetariano
Cillian è stato vegetariano per moltissimi anni e ha ricominciato a mangiare carne per il suo ruolo di Tommy Shelby in Peaky Blinders, per mettere su massa muscolare.
L’Italia, una delle sue mete preferite
In più di un’intervista l’attore si è detto estremamente affascinato dall’Italia e, in particolare, da Roma.
Cillian Murphy e i meme
Cillian non è presente su nessun social, sa poco o niente di Twitter, Instagram e Facebook, ma è divenuto lui stesso un meme. Se guardate le sue interviste, un aspetto che le caratterizza è l’espressione estremamente seria e le braccia incrociate. I fan hanno subito cominciato a far circolare i “Disappointed Cillian Murphy Meme“. Vedi dal minuto 3:24 cosa ne pensa l’attore:
L’incontro con David Bowie
Cillian Murphy ha rivelato che David Bowie era un grandissimo fan della serie Peaky Blinders. “È stato incredibilmente importante per me negli anni della mia adolescenza e ho avuto il privilegio di incontrarlo perché amava lo show. Gli ho regalato i cappelli che ho usato per le riprese e ha amato moltissimo il dono“.
Possibile futuro da 007?
Secondo i bookmakers inglesi Cillian Murphy potrebbe essere un papabile James Bond. Ovviamente ancora niente è sicuro, ma l’attore sarebbe sicuramente un’ottima scelta. Volete sapere perché? Andate a leggere il nostro articolo: Cillian Murphy il nuovo James Bond?