Introduzione
Christopher Reeve (1952-2004) è un nome che forse non a tutti risulta di immediata associazione al volto di un noto attore, come potrebbe essere invece per interpreti quali Brad Pitt o Johnny Depp, ma la sua figura è ugualmente scolpita nella storia del cinema. E’ sua infatti l’interpretazione di Superman nella quadrilogia degli anni Ottanta, iniziata nel 1978 con il cult di Richard Donner. La carriera di Reeve era così lanciata nello star system hollywoodiano, ma un tragico evento negli anni Novanta segnerà per sempre la sua vita e la sua carriera.
Dalle prime esperienze teatrali al successo planetario: gli esordi e la fama di Christopher Reeve
Nato a New York il 25 settembre 1952 dallo scrittore Franklin D’Olier Reeve e della giornalista Barbara P. Lamb, fin da giovane si è appassionato alla recitazione, calcando i palchi di teatri locali. A seguito del divorzio dei genitori, avvenuto nel 1956, si trasferisce con la madre e il fratello minore Benjamin a Princeton nel New Jersey.
Dopo aver conseguito la laurea alla Cornell University, ha perfezionato il suo talento alla prestigiosa Juilliard School di New York.
La sua carriera ha preso il via a Broadway, dove ha recitato in diverse produzioni teatrali. Il grande successo è arrivato nel 1978 con il film Superman, in cui Reeve veste i panni dell’iconico supereroe. La sua performance è stata unanimemente apprezzata dal pubblico e dalla critica, consacrandolo come uno dei divi più amati del cinema hollywoodiano.
Il successo di Superman ha portato a Reeve la fama internazionale e ha dato il via a una quadrilogia basata sul kryptoniano, con pellicole quali Superman II (1980), Superman III (1983) e Superman IV (1987). L’insuccesso di quest’ultimo cine-comic porterà alla fine della saga iniziata da Richard Donner.
Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta Reeve ebbe una relazione con Gae Baxton, dalla quale nacquero, rispettivamente nel 1979 e nel 1982, i figli Matthew e Alexandra Reeve.
Dopo la relazione con la Baxton si sposerà l’11 aprile del 1992 con Dana Morosini (coniugata Reeve) dalla quale ebbe il figlio William, nato nello stesso anno del matrimonio della coppia.
Oltre al ruolo di Superman, Reeve ha recitato in altre pellicole quali I bostoniani (1984), Trappola mortale (1982) e Quel che resta del giorno (1993).
27 maggio 1995: la vita di Christopher Reeve cambia per sempre
La vita di Christopher Reeve ha subito una svolta drammatica il 27 maggio 1995, quando a seguito di una caduta da cavallo divenne tetraplegico e incapace di respirare autonomamente.
Nonostante la sua tragica condizione, Reeve non si è mai arreso e ha continuato a lavorare come attore, debuttando inoltre come regista nel 1997 con La luce del crepuscolo, film per la televisione con Glenn Close, Briget Fonda e Whoopi Goldberg.
Di particolare rilievo, nella sua carriera post-incidente, risulta essere la sua interpretazione ne La finestra sul cortile, film TV del 1998 diretto da Jeff Bleckner, remake dell’omonimo capolavoro di Alfred Hitchcock del 1954. In tale pellicola Reeve utilizza la sua condizione come elemento di forza della narrazione, in quanto, come era stata la gamba ingessata di James Stewart nel precedente film, qui la tetraplegia del personaggio-attore risulta il MacGuffin tramite cui si svilupperà la storia.
Reeve farà anche un cameo nella serie prequel di Superman Smallville tra il 2003 e il 2004, interpretando il Dr. Swann, uno scienziato che svelerà al giovane Clark Clent dettagli sulle sue origini.
Oltre alla sua carriera d’attore e di regista, Reeve dopo l’incidente diventerà un attivista dei diritti delle persone con disabilità, fondando insieme a sua moglie Dana Reeve la Christopher and Dana Reeve Foundation, fondazione no-profit nata per sostenere la ricerca delle cure e trattamenti di paralisi causate dalla colonna vertebrale e problematiche del sistema nervoso centrale.
La morte di Christopher Reeve e l’ultima regia postuma
Il 10 ottobre 2004, all’età di 52 anni, Christopher Reeve muore a causa di un infarto. Era stato ricoverato al Northern Westchester Medical Center di New York solo 12 ore prima per un attacco cardiaco, conseguenza di una grave infezione provocata da una lesione da pressione.
Nel 2006 uscirà il suo ultimo film postumo da regista, intitolato Piccolo grande eroe, pellicola d’animazione basata su un’idea dello stesso Reeve e di sua moglie Dana. Quest’ultimi risultano accreditati come produttori esecutivi del film mentre la regia è firmata, oltre che da Reeve, anche da Colin Brady e Dan St. Pierre.
Extra: la grande amicizia tra Christopher Reeve e Robin Williams
Forse non tutti sanno del grande legame di amicizia esistente tra Christopher Reeve e Robin Williams, sodalizio nato nel 1973 alla Juilliard School di New York.
Robin Williams sarà una figura di grande conforto per Reeve a seguito del suo incidente, aiutandolo a tirarsi su di morale grazie alla sua irresistibile energia e verve comica, travestendosi anche da chirurgo quando Christopher Reeve era ricoverato dopo l’incidente.