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Christopher Lee, le molte vite di una leggenda

L'iconico attore britannico è scomparso il 7 giugno di dieci anni fa

Matteo Dilaghi 3 ore fa Commenta! 9
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Lo scorso 7 giugno ha segnato un triste ma importante anniversario: sono passati dieci anni dalla morte di Christopher Lee. Il prolifico attore britannico ha segnato quasi un secolo di storia del cinema e della cultura popolare, ma la sua vita è molto più appassionante di qualsiasi racconto di finzione.

Contenuti
Le origini e l’esperienza in guerra di Christopher LeeChristopher Lee, volto iconico dell’horrorDal Conte Dracula… al Conte Dooku (passando per Saruman)Christopher Lee oltre lo schermo

Le origini e l’esperienza in guerra di Christopher Lee

Christopher Frank Carandini Lee nacque il 27 maggio 1922 a Belgravia, Londra, da una famiglia aristocratica: la madre era infatti una contessa italiana, Estelle Marie Carandini di Sarzano. Dopo il divorzio dei genitori, studiò a Eton per poi trasferirsi momentaneamente in Svizzera, prima di fare ritorno nella capitale inglese. Lee conobbe l’assassino di Rasputin e – si dice – assistette all’ultima esecuzione pubblica nella Storia della Francia. 

Christopher lee

La sua giovinezza fu segnata soprattutto dalla guerra: nel 1939, Christopher Lee si arruolò come volontario nelle forze armate finlandesi durante la guerra d’inverno contro l’Unione Sovietica, pur partecipando solo per due settimane. In seguito si formò come pilota in Sudafrica. Nella Seconda guerra mondiale si arruolò nella Royal Air Force e fu assegnato al servizio di intelligence britannico, partecipando a operazioni segrete nel Nord Africa e nei Balcani, e infine venne stanziato in Italia.

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Christopher Lee parlava già diverse lingue, per questo durante gli ultimi anni di servizio venne impiegato nel Central Registry of War Criminals and Security Suspects al fine di rintracciare i criminali di guerra nazisti. Lee era cugino di secondo grado di Ian Fleming, autore di 007, e si dice che la sua esperienza sia stata una delle ispirazioni per la creazione di James Bond.

Christopher Lee, volto iconico dell’horror

Dopo la Seconda guerra mondiale, Lee si diede alla recitazione debuttando con Il mistero degli specchi nel 1948. La sua carriera decollò solo verso la fine degli anni ‘50, quando fu scelto per interpretare il mostro in La maschera di Frankenstein della Hammer Film Productions. L’anno seguente ottenne il ruolo che lo avrebbe reso celebre, quello del protagonista in Dracula il vampiro, diretto da Terence Fisher. La sua interpretazione ridefinì il personaggio, portato al successo sullo schermo anni prima da Bela Lugosi, e segnò l’inizio di una lunga collaborazione con la Hammer, durante la quale Lee interpretò il vampiro per altre undici volte, fino a sviluppare una relazione conflittuale verso il successo clamoroso ottenuto con quel ruolo.

Christopher lee

In quegli stessi anni Christopher Lee prese parte anche ad altri film dell’orrore, diventando un’icona del genere, spesso recitando accanto all’amico e collega Peter Cushing. I due avevano una curiosa passione per i Looney Tunes: si telefonavano imitando le voci dei personaggi, e si dice che una volta il duo sia stato cacciato da un cinema che ne proiettava i cartoni, per aver riso troppo rumorosamente.

A un certo punto della sua carriera Lee cercò di distanziarsi dagli horror, ma non prima di partecipare nel ‘73 a The Wicker Man di Robin Hardy, interpretando quello che l’attore riteneva uno dei suoi ruoli migliori. Anni dopo, John Carpenter offrì all’attore il ruolo di Loomis in Halloween, ma Lee rifiutò per il compenso, ritenendolo troppo basso. In seguito si pentì della scelta.

Dal Conte Dracula… al Conte Dooku (passando per Saruman)

Nel 1974 Lee interpretò il villain Francisco Scaramanga nel film di 007 L’uomo dalla pistola d’oro, ruolo che gli fu assegnato anni dopo che Ian Fleming lo aveva proposto come possibile James Bond. Successivamente, decise di lasciare il Regno Unito alla volta di Hollywood, per cercare nuovi ruoli e opportunità. Nel 1979 un giovane Steven Spielberg scelse Christopher Lee per interpretare (ironia della sorte) un capitano nazista in 1941 – Allarme a Hollywood, dopo averlo visto come ospite in una puntata del Saturday Night Live.

Era un primo segnale di quanto il volto dell’attore britannico fosse ancora considerato iconico dalle nuove generazioni di registi, come si vedrà ancora di più negli anni seguenti, in particolare dal 2000 in poi, quando la sua popolarità ebbe una e vera e propria rinascita. Il regista neozelandese Peter Jackson lo scelse per interpretare il malvagio stregone Saruman nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Christopher Lee era l’unico del cast ad aver incontrato personalmente J.R.R. Tolkien, autore della saga fantasy, di cui era un grande fan. “Leggo Il Signore degli Anelli una volta all’anno”, dichiarò in seguito, “e ho sempre pensato che avrei dovuto interpretare Gandalf!”.

In una scena in cui Saruman viene pugnalato, presente solo nella versione estesa, Lee contestò le indicazioni dategli da Peter Jackson sul set a proposito del suono che avrebbe dovuto emettere al momento della coltellata. “Hai idea di che tipo di rumore si sente quando qualcuno viene pugnalato alla schiena? – chiese Lee al regista – Perché io ce l’ho”, disse riferendosi alla sua esperienza durante la guerra.

In quello stesso periodo diede vita a un sodalizio con Tim Burton e venne scelto da George Lucas per interpretare il Conte Dooku, un ex Jedi divenuto apprendista di Darth Sidious, negli ultimi due film della trilogia prequel di Star Wars. Negli anni successivi recitò anche per Martin Scorsese in Hugo Cabret, e in seguito accettò di tornare nei panni di Saruman per i film de Lo Hobbit, diretti sempre da Peter Jackson.

Christopher lee

Christopher Lee oltre lo schermo

Christopher Lee, attore dall’altezza imponente almeno quanto il suo timbro vocale (non a caso utilizzato anche per narrare audiolibri), era un uomo di straordinaria cultura. Oltre all’inglese, parlava fluentemente il francese, l’italiano, lo spagnolo e il tedesco, e conosceva abbastanza bene lo svedese, il russo e il greco. Nel 2001 venne nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e il 13 giugno 2009 fu insignito del titolo di Cavaliere, per i suoi servizi alla drammaturgia e alla beneficenza, divenendo Sir Christopher Lee.

Appassionato di opera e musica classica, in età avanzata si reinventò anche come cantante heavy metal, incidendo diversi album e pubblicando l’ultimo EP all’età di 92 anni. Tali attività gli valsero un Metal Hammer Golden God Award nel 2010, nonché il riconoscimento come cantante più anziano a essere entrato in classifica. In quest’ambito Lee collaborò anche con il gruppo italiano power metal Rhapsody of Fire per il brano The Magic of the Wizard’s Dream, realizzato in più lingue – compresa quella italiana.

L’attore era anche un appassionato di libri e si interessava all’occulto, per questo nacque la leggenda che possedesse una sconfinata biblioteca di volumi sull’argomento, anche se la voce fu smentita direttamente dall’ex agente britannico. Nel 1961 sposò la pittrice ed ex-modella Birgit Krøncke, con cui restò fino alla morte.

Lee morì il 7 giugno 2015, a 93 anni, dopo una breve malattia. Ancora oggi è considerato un’icona, immortale come il personaggio che a cui ha più volte prestato il volto – nonostante Lee sia l’attore ad essere morto più volte sullo schermo. Non è l’unico record posseduto dall’iconico interprete, che nel 2007 entrò nel Guinness dei primati come l’attore con più ruoli accreditati nella storia. Tra apparizioni cinematografiche e televisive, Christopher Lee ha infatti preso parte a più di 280 produzioni.  

Christopher lee
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