Adele Haenel, ovvero l’attrice di Ritratto della giovane in fiamme, ha accusato Christophe Ruggia di averla aggredita e molestata sessualmente per tre anni, a partire da quando aveva 12 anni. In uno dei casi Metoo più importanti nell’industria cinematografica francese, il regista è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale nei confronti dell’attrice francese. Ruggia è stato condannato a due anni di reclusione da scontare agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico e a un’ulteriore condanna sospesa di due anni.
L’accusa aveva chiesto una condanna a cinque anni di carcere con una pena sospesa di tre anni. Gli avvocati di Christophe Ruggia hanno definito la sentenza “ingiustificata” e hanno affermato che avrebbero fatto ricorso.
Hanael Ha accusato il regista di violenza sessuale e molestie per un periodo di tre anni, a partire da quando lei aveva 12 anni e lui 36, e Ruggia l’ha scelta per il suo film del 2001 The Devils. Haenel ha interpretato il ruolo principale nel film, una storia di un fratello e una sorella che si danno all’incesto, e che includeva scene di nudo e sesso tra i giovani attori.
Christophe Ruggia: Il processo
Durante il processo, l’attrice ha fatto fatica a contenere la sua rabbia nei confronti di Ruggia, a un certo punto gli ha urlato di “chiudere la bocca!” quando il regista ha testimoniato in sua difesa suggerendo di aver cercato di proteggerla da adolescente e le ha dato consigli su come evitare di essere vittima di bullismo a scuola.
Haenel è stata una delle prime attrici francesi a denunciare le aggressioni sessuali sulla scia del movimento #MeToo e all’epoca ha ricevuto scarso sostegno pubblico dall’industria cinematografica francese.
Nel 2020, Haenel ha abbandonato la 45a edizione dei César Awards, quando Roman Polanski, che notoriamente è ancora latitante dalla giustizia statunitense per un’aggressione sessuale su una minorenne risalente agli anni ’70 e ha diverse altre accuse di aggressione sessuale contro di lui, tutte da lui negate, ha ricevuto il premio come miglior regista per il suo film L’ufficiale e la spia.
Nel 2023, Haenel ha annunciato il suo ritiro dal cinema, citando come motivo la compiacenza e l’indifferenza dell’industria francese nei confronti del movimento #MeToo.