Si torna a parlare del magnetico e folle Patrick Bateman, interpretato da Christian Bale, poiché in una recente intervista con Vanity Fair, Chloë Sevigny ha raccontato la sua esperienza da giovane attrice sul set di American Psycho. Ha rivelato il suo straniamento all’epoca per il concetto di “metodo”, qualcosa lontano dal suo approccio, e ciò le ha portato dubbi e timidezza verso Christian Bale:
“Cercavo in tutti i modi di capire e rispettare il suo approccio e processo di lavoro, il che per me era una vera sfida, di solito sono molto socievole e divertente e decisamente ridicola anche se non sembra. Quindi quando le persone si prendono troppo sul serio tendo a spegnermi e a chiudermi in me stessa, anche se questo non toglie che prendo molto sul serio il mio lavoro e adoro recitare.
Ricordo infatti che all’epoca avrei voluto solo un piccolo spiraglio, qualsiasi cosa che mi mettesse più a mio agio. Per me fu davvero difficile vederlo al lavoro, non che abbia mai pensato che non fosse bravo, anzi. Ero semplicemente confusa, mi chiedevo come mai fosse così poco socievole. Non avevo neanche idea di che cosa fosse il “metodo”.
Non avevo avuto un’educazione e una formazione del genere a riguardo, anzi, il mio approccio era di fingere finché non risultava credibile. Ma per quanto riguarda tutto il discorso sul “metodo”, mi chiedevo cosa tipo di approccio fosse. Lo trovavo davvero intimidatorio.”
Christian Bale e il suo primo grande ruolo
Dopo l’anteprima al Sundance Film Festival, il 14 aprile 2000 la Lions Gate Films distribuì American Psycho nei cinema, che riscosse un grande successo sia al botteghino sia per la critica. Il ruolo del protagonista, il serial killer Patrick Bateman, rappresenta il primo personaggio che ha reso famoso Christian Bale globalmente, dopo numerosi film alla fine degli anni novanta: vince un Awards Circuit Community Awards e un Chlotrudis Awards, oltre a ricevere candidature per altri premi.
Quando la regista Mary Harron fu ingaggiata per portare al cinema l’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis scelse subito Christian Bale, che non aveva mai letto il romanzo: accolse il progetto leggendo la sceneggiatura che descrisse come “l’opposto di tutto quello che aveva fatto fino a quel momento”.
L’attore voleva ad ogni costo l’approvazione dello scrittore Bret Easton Ellis per la sua performance prima delle riprese e organizzò un incontro con lui a cui si è presentato come “Patrick Bateman”; dopo solo dieci minuti lo scrittore gli chiese di fermarsi perché gli tremavano le mani, rivelando poi che quell’incontro è stato il momento più disturbante della sua vita.
Durante la nota scena con la motosega Christian Bale passeggiava allegramente tra i set indossando solo un calzino sul pene e delle scarpe da tennis; la regista ha raccontato che durante la sua prima scena della doccia tutte le donne sul set si sono fermate per vederlo lavarsi. Solo recentemente, invece, l’attore ha rivelato in un’intervista a GQ di aver guadagnato meno degli addetti al trucco in questo progetto e ha spiegato di aver accettato tale ingaggio perché in quel periodo necessitava di soldi per recuperare la sua casa familiare.