E’ trascorso un anno dalla notizia della morte di Chadwick Boseman, giunta come una doccia fredda, uno di quegli avvenimenti che proprio non ci saremmo mai aspettati, uno di quei comunicati che proprio non avremmo voluto mai dare.
L’attore divenuto celebre per il ruolo di King T’Challa in Black Panther, film del franchise della Marvel, è deceduto a Los Angeles, in casa sua. Aveva accanto a sé la moglie Taylor Simone Ledward e tutta la sua famiglia.
A dare l’infausta notizia al mondo, è stato il suo agente Nicki Fioravante, con un toccante comunicato pubblicato sul profilo Instagram dell’attore:
Con incommensurabile dolore confermiamo la morte di Chadwick Boseman. A Chadwick era stato diagnosticato un tumore al colon al terzo stadio nel 2016 ed ha trascorso gli ultimi quattro anni a lottare contro la malattia giunta ormai al quarto stadio. E’ stato un vero combattente, riuscendo comunque a portare sullo schermo quei film che il pubblico aveva imparato ad amare. Da Marcia per la libertà a Da 5 Bloods – Come fratelli, Ma Rainey’s Black Bottom e molti altri, tutti stati girati durante e tra innumerevoli interventi chirurgici e chemioterapie. E’ deceduto nella sua casa, con sua moglie e la sua famiglia accanto. E’ stato l’onore più grande della sua carriera dare vita a King T’Challa in Black Panther. La famiglia vi ringrazia tutti per l’amore e le preghiere e chiede che continuiate a rispettare la loro privacy in questo momento difficile.
Il dimagrimento eccessivo di Chadwick Boseman aveva allarmato i fan di tutto il mondo, preoccupati per le sue condizioni di salute. Ma l’attore aveva assicurato di stare bene e non ha mai fornito dettagli sulla sua perdita di peso, tant’è che alcuni media vi avevano fatto riferimento come ad una trasformazione fisica necessaria per un misterioso film in fase di lavorazione.
Un sorriso contagioso, un’incredibile passione per la recitazione, Chadwick Boseman non è mai stato un divo. Era nato ad Anderson, in South Carolina, il 29 novembre del 1976 e nel 2008, dopo aver studiato a Washington e a New York, era apparso in produzioni per la televisione. Nel 2013 ebbe l’opportunità di dare il volto a Jackie Robinson (primo afroamericano a giocare nella Major League Baseball) nel film 42 e subito dopo, interpretò nientemeno che James Brown in Get on up.
Sempre dalla parte degli oppressi, non ha mai smesso di far sentire la sua voce nella lotta agli oppressori e alle ingiustizie. Era, infatti, attivamente coinvolto nel movimento BLM (Black Lives Matter) ed il suo ultimo post social era stato un aperto supporto alla candidata alla vice presidenza degli Stati Uniti: Kamala Harris. Non a caso nel 2017 aveva interpretato il primo giudice nero della Corte Suprema, Thurgood Marshall, in Marcia per la Libertà diventando definitivamente una stimata icona dell’inclusione dei personaggi afroamericani nella cultura popolare di massa.
Chadwick Boseman aveva dichiarato:
Spero che le persone che guarderanno questo film vedranno l’eroe che c’è dentro di loro. Anche se sono bianche: se vedranno un personaggio nero e si identificheranno in lui, la nostra società cambierà un po’ in meglio.
Teneva moltissimo all’impatto del suo lavoro sulle coscienze e sulle future generazioni. Difatti era entusiasta della produzione di un secondo capitolo di Black Panther garantito sia dagli incassi stellari, sia dalla risposta del pubblico. Il film avrebbe dovuto “vedere la luce” nel 2022, ma all’indomani della triste scomparsa, è da escludere che sia ancora possibile realizzarlo.
Sarebbe necessario trovare un altro interprete per lo straordinario supereroe africano, ma ritengo sia oltraggioso ed impensabile rimpiazzare Chawick Boseman e che la produzione farà bene ad escogitare piuttosto uno stratagemma narrativo e rendergli un doveroso omaggio, perché c’è stato, c’è e ci sarà sempre un solo Black Panther.
Tutta la redazione di iCrewplay Cinema che ha sognato, sorriso e pianto grazie ai personaggi di Chadwick Boseman e alla sua umanità, si unisce al dolore della famiglia e lo saluta al grido di Wakanda Forever.