Era il 2017 quando Ruben Östlund trionfava a sorpresa al Festival di Cannes con The square. Sabato sera si è ripetuto a Cannes 2022, entrando così nel ristretto novero dei registi che possono vantare di aver vinto per due volte la Palma d’oro, in compagnia di maestri come Francis Ford Coppola, i fratelli Dardenne (insigniti quest’anno di un Premio speciale per Tori e Lokita), Michael Haneke o Ken Loach.
Triangle of Sadness, il film premiato, ha come protagonisti una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare, grazie al ruolo di influencer di lei a una crociera extra-lusso insieme a un gruppo eterogeneo di nuovi ricchi. Il sogno diventa incubo dopo un naufragio, nel quale i sopravvissuti dovranno ingegnarsi come novelli Robinson Crusoe su un’isola deserta, capovolgendo ogni gerarchia sociale. Un film definito scioccante dal presidente di giuria Vincent Lindon cui fa eco l’autore svedese: “Quando abbiamo iniziato questo film non avevamo che uno scopo: fare un film provocatorio e che facesse pensare il pubblico. Volevamo che gli spettatori dopo la proiezione pensassero che c’era qualcosa di unico nel vedere un film insieme, una grande condivisione.”
Tra i numerosi premi assegnati c’è anche un po’ d’Italia, grazie al film Le otto montagne dei registi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli e Alessandro Borghi (tratto dall’omonimo libro scritto da Paolo Cognetti) che vince il Premio della Giuria, ex aequo con E0 del regista polacco Jerzy Skolimowski. Sul palco i due registi, marito e moglie nella vita, si baciano appassionatamente (foto in alto) e rivelano: “Questo film, girato durante i mesi di pandemia, ci ha salvato da una crisi”.
Niente di fatto invece per il pur applauditissimo Pierfrancesco Favino, protagonista di Nostalgia (qui la nostra recensione) di Mario Martone e per l’autobiografico e splendido Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi.
Un festival che ha visto moltiplicarsi i premi, assegnati dalla giuria presieduta dall’attore transalpino Vincent Lindon e composta dalle attrici e registe Jasmine Trinca e Rebecca Hall, dall’attrice indiana Deepika Padukone , dall’interprete svedese Noomi Rapace ( superlativa nella trilogia di Millennium), oltre che dal regista iraniano Asghar Farhadi, vincitore del gran premio della Giuria lo scorso anno con Un eroe, da Ladj Ly, regista, attore e sceneggiatore francese di origini malesi conosciuto per il film sulle banlieue Les Miserables e infine da altri due registi, lo statunitense Jeff Nichols e il norvegese Joaquim Trier.
La cerimonia di consegna di Cannes 2022, condotta dall’attrice Virginie Efira, ha dunque vissuto di momenti emozionanti, anche se a passare alla storia sarà la sorprendente apertura col collegamento in video del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, intervenuto in diretta citando Charlie Chaplin e Il grande dittatore, per esortare il Cinema a non tacere di fronte alla guerra. Ciò che gli americani non hanno avuto il coraggio di fare agli Oscar, nonostante l’appello di Sean Penn, lo hanno fatto i francesi.
Tutti i vincitori di Cannes 2022
Palma d’oro – Triangle of sadness di Ruben Östlund
Premio della giuria – ex aequo Le Otto montagne e Eo
Le gran prix – ex aequo Stars at noon di Claire Denis e Close di Lukas Dhont
Miglior regia – Park Chan-wook per Decision to leave
Miglior attore protagonista – Song Kang-Ho in Broker
Miglior attrice protagonista – Amir Ebrahimi in Holy Spider
Migliore sceneggiatura – Boy From Heaven di Tarik Saleh
Premio per il 75° anniversario – Jean Pierre e Luc Dardenne con Tori e Lokita
Camera d’or – War Pony di Riley Keough e Gina Gammell
Menzione speciale – Plan 75
Palma d’oro d’onore – Forest Whitaker