Bentornati a Shondaland! Il magico mondo di Shonda Rhimes, showrunner americana di fama nonché mente creativa della popolare serie tv in costume benché, questa volta, Bridgerton 3 sia stata affidata a Jess Brownell. Si torna a Londra, dunque, respirando aria gioviale e festosa per le nuove ragazze in cerca di marito. Nulla è cambiato (o quasi). New entry di cui presto si farà conoscenza nonché volti già noti pronti a inserirsi nella dinamica narrativa.
Non mancano i capisaldi ovvero quei personaggi che regalano pace quando li individui, sentendoti così a ‘casa’. Difatti, da Lady Violet Bridgerton – mamma dolce e premurosa per i suoi figli – alla Regina Carlotta, sempre in cerca del suo prezioso ‘diamante’, fino a Lady Danbury, donna caparbia, su cui contare sempre, difficile scegliere il proprio favorito (naturalmente ve ne sarebbero altrettanti di meritevole attenzione ma diventa complicato menzionarli tutti).
Finalmente, dopo un lungo periodo di attesa, il 16 maggio è uscito Bridgerton 3 su Netflix, specificamente la prima parte costituita da quattro episodi, aspettando la seconda parte prevista per il 13 giugno (so che scalpiti ma, tranquillo, non manca molto). Penelope Featherington (alias Nicola Coughlan) è la protagonista indiscussa del terzo capitolo, pronta a far battere il cuore a tutti i suoi fan. Questa volta sarà lei a splendere?
Bridgerton 3, prima parte: recensione
Si apre la nuova stagione matrimoniale per le donzelle e le famiglie dell’alta società londinese sono già in fibrillazione. Tocca a Francesca Bridgerton (Hannah Dodd), figlia di Violet (Ruth Gemmell), con la passione per il pianoforte, a trovare l’amore (o quantomeno un buon partito che manifesti un patrimonio altrettanto considerevole) nonché fare colpo sulla Regina Carlotta (Golda Rosheuvel), quest’ultima annoiata e priva di qualsiasi interesse per le ragazze che si esibiscono con le loro mamme.
E poi c’è lei, Penelope, sempre sullo sfondo, arrivata alla sua terza stagione matrimoniale – come puntualmente le ricorda la madre Portia Featherington (Polly Walker) – senza neanche una proposta nuziale e un futuro prospero. La giovane si abbandona ad un profondo stato di autocommiserazione, amplificato dalla delusione d’amore per Colin (Luke Newton) e dalla rottura dell’amicizia con Eloise, la figlia ribelle della famiglia Bridgerton (Claudia Jessie). A questo punto la timida Penelope dice basta: è ora di cambiare.
Comincia dagli abiti, infine chiede al giramondo Colin di insegnarle dei trucchetti per conquistare qualche giovine virgulto. Riuscirà nel suo intento realizzando, perciò, il suo desiderio? Naturalmente niente spoiler ma ti dico solo che la scena finale di questa prima parte sta facendo impazzire tutti alimentando, perciò, la curiosità dei telespettatori per i prossimi episodi (si spera possa riprendere esattamente dal punto in cui ci si è interrotti). Una bellissima sorpresa, dunque, di cui molto presto si assisterà al seguito.
Parola chiave di Bridgerton 3: rinnovamento. Penelope ne costituisce la prova, sia a livello caratteriale (o almeno all’inizio ci prova) sia tentare per un cambio stilistico: infatti basta con quei vestiti dalle cromie accese e ‘agrumate’ – come la medesima si esprime – e un caloroso benvenuto a nuovi colori (in una scena si presenta con un abito verde scuro e guanti neri, una vera femme fatale, davvero stupenda). Anche Eloise non è più la stessa, avvicinatasi ai libri che raccontano storie d’amore anziché le prodezze di donne coraggiose.
Per non parlare delle nuove amicizie, una volta aver detto addio a Penelope: ora, per esempio, fa ‘coppia fissa’ con la tremenda Cressida Cowper (Jessica Madsen). Se mi è piaciuto? Moltissimo, ancor più delle precedenti, perché questa volta emerge più che mai il lato emotivo e la sensibilità, sorrette da quella terribile insicurezza di cui tutti abbiamo avuto modo di conoscere, almeno una volta nella vita (chi non si è mai sentito fuori posto o semplicemente poco attraente per qualcuno?). A questo proposito diventa facile l’immedesimazione e tifare così per la protagonista.
Ma sono i dettagli che rendono straordinaria Bridgerton 3: l’ambientazione, i costumi, le scenografie e i colori, così vividi e briosi. Infine, la ciliegina sulla torta ovvero la musica, allegra e piacevole, che accompagna i protagonisti a una nuova festa, per l’apertura delle danze, rafforzando così i rapporti sociali (un po’ di pubbliche relazioni non guastano mai): quell’evento che attirerà non poco l’attenzione della ‘star del gossip’ Lady Whisteldown.