È passato poco, ma le informazioni sono abbastanza. La notizia ha scosso i fan in tutto il mondo. Andrà bene?
Vince Gilligan, creatore della serie, ha dichiarato il 7 novembre all’Hollywood Reporter che è in procinto di girare un film sequel della serie. In tale occasione dovrebbe tornare a lavorare con Aaron Paul, che indosserà di nuovo i panni di Jesse Pinkman.
Dopo qualche giorno dalla Breaking News (non ho saputo resistere, perdonatemi. ndr.) siamo pronti a fare un piccolo resoconto di ciò che sappiamo a riguardo e, perché no, anche di cosa ne pensa il pubblico.
Il Film
Sappiamo che sia Breaking Bad che Better Call Saul, spin off della serie, vengono trasmessi e distribuiti dalla rete televisiva statunitense AMC. Non è ancora chiaro, però, se sarà lo stesso per questo sequel da 120 minuti che, sebbene abbia molte chance di essere un film televisivo rimanendo fedele al medium del suo universo narrativo, lascia presagire una qualità talmente elevata che il pubblico non si stupirebbe di vederlo sul grande schermo.
La trama racconterà le vicissitudini di Jesse Pinkman, da dove lo abbiamo lasciato in poi. La situazione non lasciava presagire esattamente un’ottima sorte (chi ha visto sa, ndr.).
C’è chi ipotizza uno scambio di ruoli, immaginando che il protagonista possa diventare un nuovo Heisenberg alle prese con un nuovo Jesse, chi parla di galera, tesi avvalorata da molti elementi noti a chi ha visto la serie, c’è chi, invece, parla addirittura di un ritorno di Bryan Cranston nei panni di Walter White.
Quest’ultima ipotesi fa venire la pelle d’oca a molti, per un motivo o per un altro, e c’è da tener conto del fatto che Cranston si è detto disposto a riesumare occhiali da sole, cappello e pizzetto per far parte del progetto, cosa che, almeno per ora, non dovrebbe succedere.
Il Pubblico
Sin dai primi momenti, il fandom si è sapccato in due: Pro e contro, ovviamente.
Volendo rimanere imparziali, si riescono a trovare ottime ragioni in ambo le parti. C’è un motivo se Breaking Bad è considerata una delle migliori opere televisive di sempre. È un cerchio perfetto che va a chiudersi in un finale che obiettivamente è il migliore possibile.
Quando Gilligan annunciò Better Call Saul, assistemmo alla stessa diatriba: un ciclo così perfetto non meritava neanche di rischiare di essere rovinato. Poi, come ha avuto modo di capire chi segue la serie, l’autore non ha deluso nessuno, anzi. Il punto è che Better Call Saul non va a inficiare Breaking Bad, in quanto è uno spin off prequel. Il rischio di procedere con un film sequel potrebbe portare a un esito dannoso, proprio in virtù di Felina (titolo dell’ultima puntata di BrBa, ndr.) e di tutti i personaggi che si sono conclusi in modi più che adeguati.
L’arco narrativo di Jesse Pinkman è nondimeno concluso alla perfezione, quindi questo progetto rischia di formare una crepa su una lastra di marmo perfettamente liscia e omogenea.
D’altro canto, c’è da ammettere che Gilligan, ormai da anni, non ne sbaglia mezza e il suo nome è diventato sinonimo di geniale abilità e coerenza. Riesce proprio difficile pensare che la sua mente possa partorire qualcosa di brutto.
Come al solito, noi di iCrewPlay Cinema ci teniamo a sapere la vostra! Siamo disponibili a un dibattito acceso nei commenti, magari anche con qualche spoiler, sempre da contrassegnare come tale, per esprimere opinioni più complete su tutto l’universo narrativo in questione. Alla Prossima!