Il grande artista giapponese tornerà sul palco questo mese, con il suo cortometraggio Boro il bruco
Nel 2013, dopo aver portato alla luce il suo ultimo progetto, il grande maestro aveva annunciato il suo ritiro. Trascorso poco tempo realizzò di avere ancora forze a sufficienza per ideare qualcos’altro. Grazie a questa sua decisione ha potuto rimettere in cantiere uno dei suoi vecchi progetti: il cortometraggio di Boro il bruco.
Nel documentario Never-Ending Man – Hayao Miyazaki abbiamo potuto osservare una piccola parte del lavoro svolto dallo studio Ghibli, per realizzare questo primo cortometraggio interamente animato in computer grafica.
In principio Miyazaki era un po’ titubante a riguardo, poiché storicamente aveva sempre svolto tutto di suo pugno. Apprese le potenzialità dei moderni software e facendosi aiutare dai giovani disegnatori dello studio, ha potuto anche lui apprezzare la semplicità delle nuove tecniche.
Il 21 marzo questa piccola opera d’arte sarà presentata in esclusiva nella saletta da 80 posti del Museo Ghibli di Tokyo. Non pensiamo che ci vorrà molto affinché il mondo intero possa ammirare questo corto, la cui durata è di quattordici minuti e venti secondi.
Alle prime luci dell’alba, l’uovo di Boro lentamente si schiude. Il giovane insetto si guarda intorno per la prima volta e può ammirare lo splendore della natura e degli animali che la abitano. Boro scende fino al suolo e si addentra in un mondo popolato da suoi simili e dai suoi predatori.
Ricordiamo che Miyazaki è già al lavoro per il suo nuovo lungometraggio, ispirato all’omonimo libro Kimitachi wa Do Ikiru ka. L’anno previsto per l’uscita di questo progetto è il 2020.
Siete curiosi? Fateci sapere la vostra! Siamo certi che il grande maestro non ci deluderà.