Già nel 2006 Borat aveva suscitato polemiche per la sua ironia paradossale e politicamente scorretta. In questo secondo film intitolato Borat -seguito di film cinema (sotto il trailer) lo strampalato giornalista kazhako interpretato da Sacha Baron Cohen, recentemente visto su Netflix ne Il processo ai Chicago 7, dovrà confrontarsi con gli Stati Uniti al tempo della presidenza Trump.
La sua missione: ingraziarsi il truce Presidente degli USA regalando al suo vice Mike Pence la star più famosa del Kazakhistan: Johnny La scimmia. Arrivato in America su un cargo scopre che sua figlia quindicenne Tutar (Maria Bakalova) si è sostituita al primategrazie ad un costume e lo ha seguito per coronare il suo sogno: trovare un ricco uomo d’affari che la renda felice,come Donald Trump ha fatto con sua moglie Melania, eroina del suo cartone animato preferito. A un cuore di papà non si comanda e Borat decide di consegnare sua figlia a Pence, invece della scimmia. Segue una serie di gag e momenti imbarazzanti in cui Borat coinvolge vari esponenti dell’estabilishment repubblicano. Facile capire come questo tipo di satira spiaccia al potere, a poche settimane dalle elezioni ma c’è di più.
Nelle scorse settimane, prima dell’uscita del film su Amazon Prime Video del 23 ottobre, è stata fatta circolare in rete una clip nella quale la quindicenne Tutar (l’attrice ha in realtà 24 anni) si finge giornalista e riesce a intervistare nientemeno che Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e avvocato personale del presidente Trump. Nella clip la ragazza – che s fa passareper una reporter minorenne – si comporta in modo provocante e dopo aver allontanato la finta troupe, conduce Giuliani in camera da letto e lo convince a spogliarsi, dopo avergli tolto il microfono. In realtà la scena è ripresa da una telecamera nascosta e mentre l’uomo si sta sbottonando i pantaloni(in alto la foto) irrompe nella camera Borat,che propone se stesso a Giuliani, invece della figlia: “Ha quindici anni, è troppo vecchia per te!” A quel punto l’avvocato capisce di essere stato messo in mezzo ed esce in tutta fretta. Per vedere tutta la scena,vietata ai minori,clicca qui.
Nonostante le smentite dell’ex sindaco della Grande Mela che afferma: “In nessun momento, né prima, né durante, né dopo l’intervista sono stato inappropriato…e se Sacha Baron Cohen dice il contrario, è un bugiardo” l’episodio ha messo in grande imbarazzo tutto il mondo della politica e Trump ha dovuto contrattaccare: “È un impostore e non lo trovo divertente. Per me, è uno schifoso. Non so cosa sia successo, ma già qualche anno fa ha provato a truffarmi e non mi sono fatto fregare.” ha sentenziato. Lo scivolone di Giuliani non è tuttavia il solo episodio imbarazzante del film. In una scena tagliata,apparsa su Twitter,si vede Tutar introdursi con estrema facilità nella Casa Bianca al seguito di una giornalista di un canale di estrema destra particolarmente apprezzato dai falchi repubblicani. La ragazza incontra Donald Trump Jr. e gli stringe la mano. Il salace commento sulla scena suona così: “Trump è molto attento a chi fa entrare ai suoi eventi e nella sua casa. E non richiede nessun test per il Covid!”. Finora la Casa Bianca non ha rilasciato comment,ma scommettiamo che tra Cohen e Trump non è ancora finita.