Questa sera andrà in onda in seconda serata su Rai 1 Biagio, il film di Pasquale Scimeca dedicato al missionario laico di Palermo Biagio Conte, morto due giorni fa dopo una lunga lotta contro un tumore alla Cittadella del povero e della speranza all’età di 59 anni.
Biagio Conte, chi era?
Biagio Conte, figlio di imprenditori edili, nasce a Palermo il 16 settembre 1963 e, all’età di 3 anni, viene mandato in Svizzera in un collegio di suore dove rimane fino ai nove anni, prima di tornare nella sua città natale dove inizia a frequentare il collegio di San Martino delle Scale.
Da ’79 inizia a lavorare nell’impresa di famiglia ma, nel 1983, Biagio va a vivere a Firenze dopo aver avuto una profonda crisi spirituale, mentre nel 1990 decide di vivere come un eremita tra le montagne siciliane, prima di intraprendere un viaggio verso Assisi, salito agli onori della cronaca poichè la famiglia denunciò la scomparsa a Chi l’ha visto, programma che lo raggiunse proprio mentre stava svolgendo il suo cammino.
Deciso a partire come missionario in Africa, Biagio cambia idea dopo aver visto le miserie della sua città e decide di intervenire: dopo aver aiutato i senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali lotta strenuamente anche sottoponendosi ad un digiuno per protesta, nel 1993 Biagio fonda la Missione di Speranza e Carità che assiste un migliaio di persone con dormitori e distribuzione di pasti e farmaci. Nel 2018 Biagio esporta la formula della Missione di Speranza e Carità a Castellammare del Golfo, dove fonda la Casa del Soccorso e della Speranza.
Per dovere di cronaca, si dice che il missionario sia stato miracolato poichè, a causa di alcune vertebre schiacciate quindi da anni costretto su di una sedia a rotelle, dopo una visita a Lourdes nell’estate del 2013 il missionario avrebbe ripreso a camminare.
“Il cammino di fratel Biagio è sempre stato controvento. Mentre tutti quelli della sua generazione pensavano solo ad arricchirsi e consumare, lui si è spogliato delle ricchezze ed è andato a vivere nei boschi a cibarsi di bacche e frutti selvatici. Mentre tutti quelli della sua generazione gridavano “Dio è morto”, lui guardava verso il cielo per cercare Dio, quel Dio misericordioso e compassionevole, che alla fine ha trovato nei poveri, nei migranti, in chi ha perso tutto, persino la speranza.
Ha camminato, fratello Biagio, ha gioito, ha cantato, ha sofferto, come San Francesco, ci ha indicato la strada, che poi è sempre quella, che tutti noi, persi come siamo nel buio di una notte che non vuol saperne di finire, abbiamo smarrito. Buona visione”. Pasquale Scimeca
Quale miglior modo per ricordare una persona speciale e dal buon cuore che se n’è andato via troppo presto, forse perchè c’era bisogno di lui in qualche altro posto, che guardare questa sera in seconda serata su Rai 1 Biagio, il film di Pasquale Scimeca a lui dedicato, buona visione!