Debutterà negli Stati Uniti il giorno di Natale Better Man, dopo l’anteprima al 51° Telluride Film Festival e al Toronto Film Festival, il film biografico dedicato a Robbie Williams diretto, scritto e prodotto da Michael Gracey. In questo biopic però, non è un attore a dare il volto al celebre cantante, ma bensì uno scimpanzé in CGI, mentre il resto del cast è composto da persone in carne ed ossa.
Gli occhi dell’animale, grazie alle nuove tecnologie, sono quelli di Williams, mentre è Jonno Davies (Kingsman: il cerchio d’oro e Secret Service)ad indossare il costume per la motion capture e dare così vita al primate. Il perché di questa stravagante scelta va ricercata nel passato del cantante, il quale molte volte ha raccontato di essersi sentito come uno scimpanzé mentre si esibiva davanti alla famiglia per dimostrare di avere talento. Inoltre, all’inizio del trailer, Robbie dice:
“Sono Robbie Williams, una delle più grandi popstar al mondo ma mi sono sempre visto un pò meno… evoluto”
A completare il cast di Better Man Steve Pemberton nel ruolo di Peter, Alison Steadman/ Betty, Damon Herriman/ Nigel Martin-Smith, Raechelle Banno/ Nicole Appleton, Anthony Hayes/ Chris Briggs, Kate Mulvany/ Janet, Frazer Hadfield/ Nate, Jake Simmance/ Gary Barlow, Liam Head/ Howard Donald, Jesse Hyde/ Mark Owen, Chase Vollenweider/ Jason Orange, Adam Tucker/ voce di Robbie, Chris Gun/ Noel, Jack McMinn/ Luke.
Better Man, 30 anni di carriera
Nel film, si ripercorre la vita e la carriera di Robbie Williams, nato il 13 febbraio 1974 a Stoke-on-Trent, nel 1990 diventa il membro più giovane dei Take That, dopo che la madre legge un annuncio in cui si cerca un componente per una nuova boy band. La fortuna per i cinque arriva con la pubblicazione della cover dei Tavares It only takes a minute, brano che segna l’inizio della loro scalata nelle classifiche mondiali. Robbie, nonostante la grande notorietà, non era soddisfatto.
Nel 1996 infatti viene ufficializzata la sua uscita dal gruppo a causa di divergenze con Barlow e il suo costante rifiuto alle idee di Williams, il quale però, aveva problemi ben più seri da affrontare. Da anni dipendente da droghe e alcool, nel 1997 Robbie, su consiglio di Elton John, entra in una clinica per disintossicarsi.
Con la pubblicazione della cover di Freedom di George Michael, per Robbie inizia una folgorante carriera da solista che si protrae per quasi un decennio fino a quando, nel 2006, riceve critiche piuttosto negative per il suo album Rudebox (il singolo omonimo fu dichiarato “la canzone più brutta di tutti i tempi”), cade in depressione e di nuovo riaffiorano le sue dipendenze. Per uscire da quel tunnel, Robbie si reca in un rehab in Arizona e successivamente vive in anonimato a Los Angeles, ma purtroppo la stampa scandalistica non lo lascia in pace, mettendo in evidenza il suo aspetto trasandato e il fatto che dedichi il suo tempo a cercare UFO insieme al giornalista John Ronson.
Con Reality killed the video star, ottavo album pubblicato nel 2008, Robbie torna finalmente sulle scene, finendo persino nel Guinness dei primati con il suo primo concerto dal vivo dopo tre anni alla Roundhouse di Londra, proiettato in 23 paesi, per “la più grande proiezione cinematografica simultanea di un concerto dal vivo”. Ma Robbie, ancora timoroso nel tornare a fare concerti dopo la brutta esperienza con Rudebox, ancora non si sentiva pronto per un tour mondiale, addirittura rifiutò un’onerosa offerta (26 milioni di dollari) per sostituire Simon Cowell in American Idol non sentendosi ancora a suo agio davanti ad un pubblico dal vivo.
La sua carriera prende di nuovo il volo e in questi anni Robbie ha prodotto diversi album di successo ma, se vuoi scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo talentuoso cantante, non ti resta che aspettare l’uscita di Better Man e tutte le tue domande troveranno risposta!