Berlino (Pedro Alonso) è un uomo carismatico, affascinante, eternamente in cerca dell’amore. Lo ritroviamo all’inizio della miniserie mentre firma le carte del suo terzo divorzio. L’uomo ha però anche una seconda passione: il furto, quanto più difficile e intricato è il colpo, tanto più egli è in grado di elaborare un piano geniale. Questa volta l’obiettivo sono i gioielli nel caveau di una casa d’aste: le pietre preziose verranno aggiudicate al miglior offerente a Parigi. Il valore del colpo è 44 milioni di dollari.
Berlino, da La casa di carta allo spin-off
La serie tv campione di visualizzazioni su Netflix, La casa di carta si prestava, grazie alle personalità multiformi dei componenti della banda del Professore, alla nascita di un’universo narrativo, soprattutto in un momento nel quale la domanda di serie tv è sempre alta ma le idee scarseggiano. Dopo l’uscita di una versione coreana della serie tv, Berlino è il primo di questi derivati: una miniserie in otto episodi, scritta da Esther Martínez Lobato e Álex Pina.
Le fondamenta del serial, presentato a Roma in pompa magna, sono solide: un colpo audace, geniale, nel quale ciascuno dei componenti della nuova banda ha una propria funzione e, soprattutto, un problema personale che lo affligge.
Il leader Berlino si innamora della moglie del proprietario della casa d’aste, Damiàn (Tristan Ulloa) è in crisi con la moglie ma sembra non esserne consapevole. I due sono molto amici: Damiàn è filosofo, teorico, ideologo. Ma è anche il confidente del protagonista, o l’amico col quale parlare sinceramente, col quale sbronzarsi e con cui salire su un palco, durante un matrimonio, per cantare Felicità di Al Bano e Romina.
https://youtu.be/eBh-V2EmZ6g?si=x7_ERXVKjgY7Z4oC
Keila è una hacker eccezionale ma è ancora vergine; la bellissima apprendista Cameron (Begoña Vargas),è rimasta scottata da una precedente storia d’amore che non ha ancora chiuso. Roi è un ex balordo, reclutato e redento da Berlino, che gli ha insegnato a non usare la violenza, mentre Bruce è un dongiovanni sfrontato, che usa un linguaggio allusivo. Nel corso degli episodi tutti dovranno fare i conti col proprio passato e col proprio presente.
A dar loro la caccia tornano Raquel Murillo mei panni dell’ispettrice Lisbona, coadiuvata dalla polizia francese e Alicia Sierra Montes (Najwa Nimri) già implacabili segugi viste ne La casa di carta,