In una lunga intervista a Variety Benedict Cumberbatch ha parlato dei suoi due ruoli che l’hanno consacrato, partendo dal destino dello Stregone del Marvel Cinematic Universe: Doctor Strange non comparirà in tutti i prossimi film in programmazione, in particolare mancherà nel cast di Avengers: Doomsday, al cinema l’anno prossimo. La star britannica ha sottolineato che la storia è cambiata con il licenziamento di Jonathan Majors dello scorso anno e il relativo ridimensionamento del suo Kang, ormai non più villain principale del crossover.
“È spoiler? Ca**o!” ha poi commentato Benedict Cumberbatch quando ha svelato questa notizia; poi ha spiegato semplicemente che le vicende del suo personaggio non sono in linea con la parte della storia di Avengers: Doomsday, mentre Doctor Strange sarà un eroe importante per Avengers: Secret Wars. L’attore ha continuato, lodando lo studio e anticipando qualcosa sul terzo capitolo da protagonista:
“Lui è piuttosto centrale nella direzione in cui si muoveranno le cose. Sono molto aperti nel discutere il nostro futuro. Chi vogliamo che scriva o diriga il prossimo film? Che parte della storia dei fumetti vogliamo esplorare in modo che Strange continui a evolversi? Lui è un personaggio davvero ricco da interpretare: è un essere umano complesso, contradditorio, pieno di problemi che ha ottenuto queste capacità straordinarie, quindi sono cose potenti con cui avere a che fare”.
Benedict Cumberbatch è stato entusiasta del ritorno di Robert Downey Jr. nel MCU, anche se nel ruolo del villain Doctor Doom: “Ho afferrato il telefono e scritto a Kevin Feige: ‘Che ca…?’“. Questa reazione di stupore positivo si collega ai ricordi insieme sul set dei film Marvel, dove scherzava con il collega che lo soprannominava “Mr. Shakespeare” e ovviamente non mancavano i siparietti per la presenza di due Sherlock Holmes.
Benedict Cumberbatch tornerà nei panni dell’investigatore?
“Un sacco di soldi…Ci vorrebbero per essere meglio di quanto non siano mai stati. Lasci loro o te stesso con la voglia di altro. C’è sempre quel prurito da grattare, ma penso che dovrebbe essere la versione superlativa di ciò che abbiamo già ottenuto”.
Continuando la chiacchierata con Variety, Benedict Cumberbatch sembra meno incline a riappropriarsi del soprabito di Sherlock. Gli ultimi episodi della serie poliziesca sono usciti nel 2017 e la maggior parte dei fan ha perso la speranza di un ritorno a Baker Street. L’attore scherza solo sul lato economico perché vuole porre l’accento su una maggiore qualità per la possibile quinta stagione.
La serie ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop, reinventando il personaggio di Arthur Conan Doyle per l’era moderna, ma il suo ritorno sul piccolo schermo non dipende solo da Benedict Cumberbatch perché anche il suo collega Martin Freeman, il Dr. Watson, dovrebbe liberarsi dai suoi impegni per ricominciare in questo ruolo.
I co-creatori Mark Gatiss e Steven Moffat hanno sempre mostrato il loro interesse per un potenziale ritorno, sia per una quinta stagione sia per un film reunion. Moffat ha parlato anche della sua interessantissima idea per approfondire sfumature inedite dei personaggi di Benedict Cumberbatch e di Martin Freeman: presentare Holmes e Watson “un po’ più anziani”. Leggiamo le sue parole:
“Mi piacerebbe farlo di nuovo. Non è un qualcosa che passa di moda. La storia di Sherlock Holmes ha più di cento anni e va ancora forte, quindi perché non ne facciamo più? È quasi presuntuoso ed arrogante non farlo di nuovo. Ma ci sono piani da rispettare, nessuno sa nulla. In realtà noi abbiamo un’idea: vederli un po’ più vecchi e più simili all’età di Jeremy Brett ed Edward Hardwicke. Penso che sarebbe bello. Ora abbiamo l’opportunità di vedere la versione più famosa di mezza età. C’è un pubblico che lo aspetta. Sembra una follia non farlo“.