Ben is back: la tossicodipendenza ma soprattutto l’amore materno
Ben, interpretato da Lucas Hedges, torna a casa il giorno della vigilia di Natale. Nessuno si aspetta la sua comparsa, dato che il ragazzo è in comunità perché tossicodipendente. Si presenta subito con una bugia farneticando che ha il permesso del suo sponsor e, tra le titubanze e le paure del resto della famiglia, alla fine viene accettata la sua presenza per il Natale: Ben is back. Anche se il titolo del film è più appropriato, o comunque a me piace di più, per l’ultima scena del film, che ovviamente non voglio anticiparti. La famiglia è composta dalla madre, la stupenda Julia Roberts, la sorella di Ben Ivy interpretata da Kathryn Newton, il secondo marito della madre Neal, Courtney B. Vance, e i due piccoli fratellini nati dal secondo matrimonio. La presenza di Ben nella casa è di sole 24 ore e ne seguiamo i vari passi, scoprendo le dinamiche familiari, rancori, paure, delusioni, speranze, piccole gioie subito represse, ma alla base di tutto c’è un amore materno sfrenato, coraggioso, che non vuole arrendersi di fronte alle bugie del figlio, alle delusioni e alle crude verità che piano piano emergono. Nella notte, mentre sono alla recita degli altri tre fratelli, viene rapito l’eroico cagnolino di casa, che aveva salvato Ben da un’overdose, standogli vicino e tenendolo sveglio. E qui comincia una frenetica ricerca dell’animale da parte di madre e figlio, una notte di ricerca non soltanto del cagnolino, ma una ricerca di verità, di speranza, di luce, di una soluzione, di un rapporto onesto senza bugie. Una corsa contro il tempo che trasforma il film quasi in thriller, portandoci per le strade buie e mal frequentate della notte, spingendoci verso un’alba che si rivelerà decisiva.
Ben is back è un film duro sulla tossicodipendenza, ma soprattutto è una pellicola che affronta il rapporto madre figlio. I dialoghi tra Julia Roberts e Lucas Hedges sono molto veritieri, duri, ma carichi d’amore da entrambe le parti. I due attori sono bravissimi, la Roberts ti parla con lo sguardo, ti fa percepire l’amore che prova per il ragazzo, la paura di perderlo, la voglia di credere in lui anche se sa che la delusione è dietro l’angolo, gli perdona il passato e vorrebbe riscrivere una nuova pagina di vita con lui, tutto ti fa vivere, tutto, ti emoziona senza mai scadere nel patetico, cosa che poteva anche succedere con una trama che affronta un tema simile. Hedges, che ho apprezzato moltissimo nel bel Boy erased – Vite cancellate al fianco di Nicole Kidman, è veramente bravo, naturale e convincente; cerca appoggio nella madre che sa di ingannare, ma non riesce a farne a meno, ama la sua famiglia e vorrebbe farne parte, ma non riesce a liberarsi dalle droghe. Il regista e sceneggiatore Peter Hedges, eh si è il padre di Lucas, gira il film senza tanti fronzoli, con inquadrature pulite coinvolgendo lo spettatore che si ritrova in auto per tutta la note con i due protagonisti a vivere la storia in prima persona alla ricerca della vita.