In occasione del Batman Day e dell’ottantacinquesimo compleanno del supereroe DC Comics, torniamo a parlare del finale de Il cavaliere oscuro – Il ritorno: i fan si sono sempre chiesti se l’ultima sequenza sia il sogno di Alfred o realtà, ma non c’è una risposta certa e Christopher Nolan non ha mai confermato nessuna delle due ipotesi. Considerando lo stile del regista e il finale di Inception, possiamo anche consideralo un happy ending aperto ed onirico, ma è intervenuto l’interprete del protagonista, Christian Bale, a dare una propria interpretazione.
Due anni dopo l’uscita del film, nel corso di una conferenza stampa per Exodus: Dei e Re, l’attore ha specificato il significato delle battute finali di The Dark Knight Rises, chiarendo che queste sono le sue opinioni personali sulla storia. Christian Bale desidera che il pubblico trovi la propria interpretazione degli eventi finale, quando Alfred (Michael Caine) scopre che Bruce Wayne è ancora vivo, e non ritiene che ciò sia un sogno:
“[Alfred] era contento che fosse vivo. E se ne andato. Perché quella era la vita che aveva sempre desiderato per [Bruce]. Lo trovo molto interessante. Penso che con la maggior parte dei film si tende a dire sempre quello che il pubblico pensa. La mia opinione personale è che non era un sogno. quello che abbiamo visto era reale. E [Bruce] era felice di essersi finalmente liberato dal privilegio per alla fine affrontare l’onere di essere Bruce Wayne”.
Alfred beve il suo Fernet in un bar a Firenze e scambia uno sguardo d’intesa con Bruce che è lì con Selina, dopo aver inscenato la propria morte. La domanda per Christian Bale aggiungeva anche il dubbio se Alfred si fosse avvicinato al suo tavolo: secondo l’attore, Alfred era solo felice di vederlo con Selina e non si è avvicinato a loro. Infine, Bale pensa che Batman non abbia mai fatto ritorno negli Stati Uniti e, se lo avesse compiuto, sarebbe stato opportuno modificare il suo stile di vita:
“Lui è ancora lì e non vuole tornare ad indossare quel costume.”
Il Batman di Christian Bale
L’attore Premio Oscar è il Cavaliere Oscuro con cui sono cresciuto, “il corpo perfetto per Batman”, secondo il New York Daily News, lodato da tutta la critica per aver interpretato al meglio entrambi i volti del personaggio DC Comics, Bruce Wayne e Batman. Nel 2005 Christian Bale è scelto dal regista Christopher Nolan come protagonista della sua trilogia perché possedeva esattamente l’equilibrio tra l’oscurità e la luce ricercato per il personaggio.
In questa trilogia Christian Bale veste il mantello del Cavaliere Oscuro e ha raccontato di sentirsi molto a disagio quando indossava il costume scomodo di Batman; tuttavia ciò l’ha aiutato ad interpretare il supereroe DC Comics poiché era sempre di cattivo umore con quell’uniforme.
Batman Begins è il primo capitolo dell’amata trilogia diretta da Christopher Nolan (Tenet), continuata nel 2008 con Il cavaliere oscuro e terminata nel 2012 con Il cavaliere oscuro – Il ritorno. La sceneggiatura del film è stata scritta dallo stesso regista insieme a David S. Goyer. Uscito al cinema a metà giugno del 2005, ha ottenuto grande successo dal pubblico e dalla critica, comparendo tra i 10 maggiori incassi di quell’anno e ricevendo diversi premio.
Inserito tra i 10 migliori film usciti nel 2012 dall’American Film Institute, Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises) è co-scritto, diretto, co-ideato e co-prodotto da Christopher Nolan; è anche il più complesso dei tre capitoli e quello in cui Batman è sempre più attirato dal lato oscuro, costituito dai fantasmi che continua a portarsi dentro e dal gigantesco villain, Bane di Tom Hardy. La lotta tra i due si conclude in uno scontro finale mozzafiato.
Ora ti lascio proprio con le ultime parole di Alfred in quel magnifico finale della trilogia:
“Ogni anno facevo una vacanza, andavo, andavo a Firenze, c’è un caffè sulle rive dell’Arno. Ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca. E avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente ai tavoli, l’avrei vista lì con, con sua moglie e magari con un paio di marmocchi, lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l’aveva fatta, che era felice. Io non volevo che lei ritornasse a Gotham. Ho sempre saputo che non c’era niente per lei qui, solo drammi e sofferenze. E volevo che avesse qualcosa di più di questo… E lo voglio ancora.”