Bastardi a mano armata sarà disponibile dall’11 febbraio sulle principali piattaforme TVOD. Il film è stato diretto da Gabriele Albanesi e scritto dallo stesso regista insieme a Luca Poldelmengo (Cemento armato, Calibro 9) e Gianluca Curti (Calibro 9). A distribuirlo è Minerva Pictures, che ci ha permesso anche di visionarlo in anteprima.
Il film è prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema, in collaborazione con Amazon Prime Video e in coproduzione con la brasiliana Boccato Productions. Sarà disponibile a partire dall’11 febbraio su Sky Primafila Premiere, Apple TV, The Film Club, Rakuten TV, Chili, IoRestoInSala e Google Play.
Bastardi a mano armata, la trama:
Bastardi a Mano Armata racconta le vicende di Michele e della sua famiglia. Quella che era una vita pressoché normale, viene sconvolta quando Michele, la moglie Damiana e la figliastra Fiore (Amanda Campana), adolescente con cui il padre ha una relazione piuttosto complicata, vengono presi in ostaggio da uno sconosciuto nello chalet in cui vivono. A sconvolgere la loro quotidianità è Sergio, che irrompe all’improvviso nella loro vita e nella loro casa. Sergio, in missione per conto del temibile boss Caligola (Fortunato Cerlino) è alla ricerca della refurtiva collegata ad un crimine di diversi anni prima.
Bastardi a mano armata, i personaggi, i pro e i contro:
Analizziamo i personaggi del film, vediamo chi è promosso e chi è bocciato:
- Marco Bocci: Sergio. Possiamo definirlo come l’uomo giusto nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dopo essere stato in galera, Sergio vuole rivedere sua figlia e farebbe di tutto per lei, difatti accetta a scatola chiusa l’incarico di recuperare una refurtiva per un uomo misterioso, alla fine per quanto abbia l’aspetto del cattivo ragazzo, in fondo in fondo è un uomo buono, che cerca solo di lasciarsi il passato alle spalle. Voto: 7.5
- Fortunato Cerlino: è Caligola, il boss criminale che tira fuori di prigione Sergio e gli affida il lavoro sporco. Caligola ha una regola: tradiscilo e puoi anche farla franca, ma avvicinati troppo a sua figlia e di te non rimarranno neanche le ossa. Insomma il classico criminale in stile gangster a cui i film americani ci hanno abituato. Voto: 7
- Peppino Mazzotta: Michele/ Tony, ex criminale che dopo aver condotto una vita di nefandezze, vuole ripulirsi e rifarsi una vita. Purtroppo per quanto uno possa essere bravo a nascondersi prima o poi fa un passo falso e viene trovato dal cattivo per la resa dei conti con il boss. Peccato che gli vengano date poche occasioni di dialogo per approfondire di più il suo personaggio, e fa una fine non molto giusta (ricorda la morte di Oberyn Martell). Voto: 6
- Amanda Campana: è Fiore, la figliastra di Michele e di Damiana, è la classica adolescente, che mette tutta la sua vita sui social, non hai mai avuto un vero padre, ecco forse perché è così ribelle nei confronti dei genitori, ma è solo una facciata, Fiore ha solo bisogno di sentirsi amata. Voto: 7
- Maria Fernanda cândida: è Damiana, la madre di Fiore e moglie di Michele, fino alla fine all’oscuro del passato oscuro del marito, ma nonostante Caligola le riveli tutto su Michele e sul suo passato da criminale, lei cerca di fermare il boss ma inutilmente. Voto: 6,5
Bastardi a mano armata, considerazioni sul film:
Emerge sempre più nel cinema nostrano la voglia di portare sul grande schermo il genere thriller, una decisione che apprezzo molto. Il genere si presta alla stesura di narrazioni molto interessanti, anche se allo stesso tempo il rischio è sempre dietro l’angolo: i paragoni con le grandi produzioni hollywoodiane alle quali siamo abituati sono sempre evidenti, quindi bisogna esser bravi a mostrare i muscoli e i denti con le nostre capacità, senza cercare di screditare i film d’oltreoceano che tanto ci hanno insegnato.
Un thriller deve saper coinvolgerti con atmosfere degne del genere bisogna saper trasmettere allo spettatore la giusta tensione nei momenti giusti. L’arco temporale di narrazione non è molto chiaro, si passa da giorno a notte senza aver la minima percezione che il tempo scorra, questi dettagli meritano maggior cura.
Gli effetti speciali meritano una menzione a parte. Non è un obbligo far vedere un proiettile che colpisce una persona in testa oppure un malvivente che taglia la gola a un uomo, soprattutto se non si ha la certezza di convincere con le immagini. Ma devo dire che sono stato piacevolmente sorpreso, le scene di violenza sono forti ma non vanno sul banale splatter, e questo è un punto a suo vantaggio.
Per dare un senso di maggiore tensione, nei momenti più salienti avrei utilizzato musiche adatte, per trasmettere al pubblico quel senso di ansia che quelle scene specifiche dovrebbero trasmettere, questo purtroppo non c’è stato ed è un peccato perchè avrebbe dato completezza alla pellicola.