(Al momento in cui scrivo, Banger è appena evaporato senza lasciare traccia dalla top 10 dei film più visti su Netflix).
Tunz tunz, ie ie, put de fachin ends app in di eir…
Banger. Bam, questo sì che è top. Altro che BPM, ma chi diamine ha il Servizio di Intelligence legato al Narcotraffico a scegliere i nomi delle operazioni?

Eh sì, hai capito bene, Boomer Scorpex è più forte che mai, non solo DJ pioniere del French House, ma anche agente segreto sotto copertura adesso. Sono un tipo così, reinvento me stesso. Sempre in cima alla wave, questo il mio motto.
Se non sei nella vibe della figaggine, forse ti ricorderai di me per X-Love, pezzone di 15 anni fa con cui ho fatto grana a palate, roba da far uscire di testa quegli strozzini del fisco. Poi sono uscito dal radar dei normie, mi son dato al mercato asiatico: Dubai, Thailandia, Sol Levante… insomma, la nuova frontiera del business.
Ma che ne sanno quegli spilorci del buongusto del Gym Stop, che in negozio vendono la limited edition del mio masterpiece al prezzo di un caffè. Versione giapponese, 500 copie nel mondo, non so se mi spiego. Disco da collezione, là, gettato tra i rimasugli.
E nello scaffale di grido, chi mettono? Quel rumorista di Vestax. Uno da ghost producer sicuro, i giovani non sono come noi. Scarsi, inetti. Mi ha copiato in toto, perfino la X. Ah sì, a proposito, è il mio nuovo migliore amico. Sono in missione per l’Intelligence, ricordi? La droga cattiva ha i giorni contati…
Banger, tra brand della moda e artiste complete

Mi è venuto naturale iniziare a chiamarlo Luis. Se ne lamenta, ma non ci faccio caso. Preferirebbe papà, o forse Scorpex, ma quello è il suo nome. Mica è un insulto.
Adesso suona per Van Straat, il brand di moda più cool del globo. È misterioso ultimamente, non me la racconta fino in fondo, ma sono contenta per lui, dopo anni di buchi nell’acqua.
Io però devo pensare al mio percorso. Ormai sono un’artista completa. Sono DJ, slash pittrice, slash modella, slash attivista del clima. L’eco-ansia dà una nota di unicità a ciò che creo.
Curo l’atmosfera musicale ai vernissage di recente. È un ambiente underground-chic, dove Luis sarebbe fuori luogo con le solite maniere da maschio bianco etero cis. Nella giuria, al prossimo, tra l’altro ci sarà Tabitha, una delle Big Boss di Van Straat, assieme a Capitani. Lei e le sue opere pittoriche a comando vocale, che meraviglia. Spero Luis non attiri troppo l’attenzione, dovesse presentarsi.
Banger, trash movie a tratti divertente

La prima cosa che balza all’orecchio della pellicola diretta da So-Me è certamente l’inglisc maccheronico dei personaggi, il cui giudizio sulla scelta di doppiaggio, a seconda del palato trash dello spettatore, può variare da ergastolo meno meno ad assolutamente geniale.
Da sottolineare, inoltre, sono tutta una serie di scene e gag che, senza essere mirabolanti, si presentano comunque genuinamente divertenti, unite a qualche dialogo riuscito che gioca con gli stereotipi e il lavoro sotto copertura di Scorpex.

Un personaggio, quello di Vincent Cassel, che racconta la maschera di un malcelato declino, tra il dramma esistenziale vissuto e l’atmosfera di leggerezza dell’opera, con il giovane Vestax, interpretato dal rapper Mister V, che pare lo abbia soppiantato rispetto agli anni di gloria, prima dell’occasione del riscatto offertagli dall’agente Rose (Laura Felpin).
Tuttavia, se le scene tra Scorpex e l’Intelligence, o quelle tra Scorpex e la figlia Toni (Nina Zem), risultano interessanti a modo loro, stancano alla lunga le sequenze nel sottobosco musical-criminale, con personaggi sopra le righe in senso negativo, a partire dall’insopportabile Molotov (Alexis Manenti).
Momenti, quest’ultimi, che inevitabilmente si prendono ampie fette dell’ora e 31 minuti a schermo, con un personale calo dell’attenzione a ciò che le immagini proiettano, come se a dare sostanza al film fossero le vicende tangenziali all’attività musicale (e criminale) in senso stretto.
Stile, infine, per i titoli di coda, con le grafiche psichedeliche tanto fuori moda da risultare perfette per suggellare l’epopea del nostro eroe di giornata.
Ullalà…
Ai no, aim a digei…
Lesgoooooo…