Scheda film
Titolo: Babylon; Regia/Sceneggiatura: Damien Chazelle; Produzione: Material Pictures, Paramount Pictures; Distribuzione: Eagle Pictures; Fotografia: Linus Sandgren; Montaggio: Tom Cross; Scenografie: Florencia Martin; Costumi: Mary Zophres; Musiche: Justin Hurwitz; Cast: Margot Robbie, Brad Pitt, Diego Calva, Jovan Adepo, Olivia Wilde, Samara Weaving, Li Jun Li, Jean Smart, Tobey Maguire, Max Minghella, Katherine Waterston, Eric Roberts, Phoebe Tonkin, Flea, Jennifer Grant, Jeff Garlin, Lukas Haas, Spike Jonze, P.J. Byrne e Rory Scovel.
Sinossi
Los Angeles negli anni ’20. Una storia di ambizione smodata ed eccesso sfrenato, l’ascesa e la caduta di vari personaggi nella creazione di Hollywood, un’epoca di decadenza e depravazione sfrenate.
Babylon: Un film su una Hollywood dimenticata
Cosi come Roma non fu costruita in un giorno, anche Hollywood subì lo stesso destino e Damien Chazelle lo racconta in Babylon trasportando lo spettatore nell’era in cui il cinema era tutto da scoprire ed i divi festeggiavano in quelli che furono i ruggenti anni venti; colmi di erotismo sfrenato, sregolatezza, droghe ed irrefrenabile divertimento. Chazelle, con questo suo ultimo film, firma il suo capolavoro; una Dolce Vita che non riprende solo la bellezza di quella che fu la vecchia Hollywood, ma anche il disagio e la freddezza di un sistema che non perdona e che non assolve nessuno.
In un carnevale di generi che passano dal noir, alla commedia fino al sentimentale ed al drammatico, Babylon gira attorno a tre personaggi; l’attore idolo Jack Conrad (Brad Pitt), la giovane stella Nellie LaRoy (Margot Robbie) e l’emigrante sognatore Manny Torres (Diego Calva). Insieme sognano di fare qualcosa di eclatante ed unico nell’immenso e produttivo settore del cinema.
Nel primo atto si assiste al loro grande trionfo, fatto di spensieratezza ed audacia in quei set dove tutto è improvvisato e la sperimentazione è la chiave per realizzare capolavori in grado di far sognare il pubblico della giovane e promettente Hollywood. Le parole non sono ancora importanti, contano i fatti e la determinazione per far vivere un’arte che in quel momento era considerata minore.
Nel secondo atto tutto cambia; il sonoro entra prepotentemente negli Studios e le parole cominciano a diventare fondamentali, le speranze per un futuro roseo crescono senza sosta. Purtroppo queste speranze crollano quando i tre protagonisti, abituati a lavorare nel muto, riscontrano grossi problemi ad adattarsi al sonoro, specialmente Conrad e LaRoy che assistono impotenti al tramonto della loro carriera.
Tutto questo si amplifica nel terzo atto, in cui ci si avvia verso una conclusione triste e poetica che poi muta in romantica. Dopo il muto si credeva che il cinema non avrebbe mai più avuto il suo secondo periodo di splendore, ma nel finale Chazelle, in un impeto di creatività e follia, fa capire al pubblico ed ai protagonisti che il cinema non è mai morto ed ha continuato a vivere fino ad oggi in costante evoluzione. Finché c’è cinema ci sarà sempre speranza!
In Babylon non è mancata la passione del regista per la musica Jazz, composta ancora una volta dall’amico Justin Hurwitz che, con ritmo trascinante e dolce, accompagna lo spettatore per tutto il film, anche grazie all’ottimo comparto tecnico come la fotografia carica e densa di eleganza di Linus Sandgren e le scenografie immersive di Florencia Martin. Da elogiare anche le interpretazioni di tutti gli attori, in special modo Brad Pitt e Margot Robbie; lui con il suo entusiasmo contagioso cattura l’attenzione, lei incanta tutti come una dea grazie alla sua sensualità ed irresistibile frenesia.