Luca Guadagnino ha recentemente annunciato l’intenzione di portare sul grande schermo Aryan Papers, un progetto mai realizzato dal leggendario Stanley Kubrick. Questo sviluppo non solo riaccende l’attenzione su un film rimasto incompiuto, ma potrebbe offrire l’opportunità di esplorare connessioni inaspettate tra due grandi registi.
Stanley Kubrick e Aryan Papers: un progetto incompiuto
Stanley Kubrick, noto per la sua meticolosità e profondità tematica, aveva manifestato interesse per la realizzazione di un film sull’Olocausto sin dal 1976. Dopo la pubblicazione del romanzo semi-autobiografico Wartime Lies di Louis Begley nel 1991, Kubrick iniziò a sviluppare un adattamento cinematografico intitolato Aryan Papers. Il romanzo di Louis Begley, Wartime Lies, è una testimonianza potente delle atrocità dell’Olocausto viste attraverso gli occhi di un bambino. La storia segue le vicende di Maciek e di sua zia Tania mentre cercano di sopravvivere nascondendosi e assumendo false identità. La narrazione offre una prospettiva intima sulla paura, la perdita e la resilienza umana durante uno dei periodi più bui della storia.
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Diversi dettagli della produzione erano stati già scelti. Molte delle location per le riprese e alcuni degli attori principali: Joseph Mazzello per il ruolo del bambino e l’attrice olandese Johanna ter Steege per quello della zia. Tuttavia, l’uscita di Schindler’s List di Steven Spielberg, nel 1993, ebbe un impatto significativo sulla decisione di Kubrick di abbandonare il progetto. Il regista temeva che il suo film potesse essere percepito come ridondante o che non avrebbe potuto aggiungere una nuova prospettiva alla rappresentazione cinematografica dell’Olocausto.
Aryan Papers ritorna con Luca Guadagnino
Affrontare un tema come l’Olocausto richiede un’attenzione particolare, ma Luca Guadagnino è riconosciuto per la sua capacità di affrontare temi complessi con una sensibilità unica. La sua filmografia spazia tra generi diversi, evidenziando una versatilità rara nel panorama cinematografico contemporaneo. Film come Chiamami col tuo nome, Suspiria, Bones and All dimostrano la sua abilità nel creare atmosfere intense e nel trattare argomenti delicati.
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In una recente intervista, Guadagnino ha rivelato di lavorare da tempo su Aryan Papers, con il supporto della Warner Bros e della famiglia Kubrick. Il supporto della famiglia potrebbe rivelarsi fondamentale. Non solo legittima l’impresa, ma offre anche accesso a materiali e risorse che potrebbero arricchire la produzione. Guadagnino ha infatti confermato di aver esaminato i documenti di Kubrick sul progetto, conservati presso lo Stanley Kubrick Archive nell’University of the Arts di Londra. Negli anni, i progetti non realizzati di Kubrick sono stati trattati con grande cautela e il fatto che la Warner Bros e la famiglia Kubrick abbiano dato il loro consenso a Guadagnino per realizzare quest’opera è un segnale importante.
Un progetto in lavorazione
Una delle domande principali è se il regista italiano manterrà la sceneggiatura di Kubrick intatta o se riscriverà il progetto per adattarlo alla sua sensibilità narrativa. In passato, Guadagnino ha dimostrato di saper reinterpretare grandi opere con uno stile personale, come nel caso del remake di Suspiria. Se decidesse di apportare delle modifiche significative, potrebbe rivelarsi un Aryan Papers molto diverso da quello che Kubrick aveva immaginato.
Sebbene i dettagli specifici della versione di Luca Guadagnino non siano ancora stati rivelati, è probabile che il regista manterrà un approccio intimo e sensoriale. I suoi film si distinguono per la capacità di esplorare il trauma, la memoria e l’identità attraverso una regia attenta alla costruzione visiva e alla profondità emotiva dei personaggi. Inoltre, la sua capacità di creare ambientazioni visivamente ricche e dettagliate, potrebbe enfatizzare il contrasto tra la crudezza del tema della guerra e la fragile umanità dei protagonisti.
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Uno dei tanti aspetti ancora sconosciuti del progetto è il cast. Tra le possibili scelte, potremmo vedere Timothée Chalamet, con cui il regista ha già lavorato in diversi film. Chalamet ha dimostrato di avere una grande versatilità e potrebbe essere coinvolto in un ruolo chiave. Anche Tilda Swinton, una delle attrici feticcio di Guadagnino, potrebbe essere presa in considerazione per interpretare il ruolo della zia Tania. La sua capacità di esprimere emozioni complesse e le sue collaborazioni precedenti con il regista la rendono una papabile candidata.
Un film ambizioso
L’annuncio di Guadagnino di voler realizzare Aryan Papers sta quindi suscitando grande interesse nel panorama cinematografico. Se il regista riuscirà a portare a termine il progetto, non solo presenterà al pubblico una storia pregna di significato, ma ne offrirà una nuova prospettiva mai raccontata. Inoltre, il film entrerebbe ufficialmente nella storia della filmografia kubrickiana, diventando uno dei pochi progetti resuscitati di uno dei registi più iconici di tutti i tempi.