La morte della prima ballerina Carla Fracci di pochi giorni fa ha lasciato basito il mondo intero. Ancora più sconvolgente è stato apprendere della messa in opera, è il caso di dire, di un omaggio alla più grande ballerina che l’Italia abbia mai avuto ed a detta del Times nel 1981 prima ballerina assoluta. La RAI infatti ha finanziato il progetto che uscirà sul piccolo schermo nell’autunno di quest’anno e vedrà come interprete, nel ruolo di Carla Fracci, la talentuosa Alessandra Mastronardi, reduce dal successo de I Medici e L’allieva. In un suo tweet si può palesemente vedere la stima ed il rispetto dell’attrice verso Carla Fracci, la quale ha preso parte attivamente al suo omaggio personale.
Carla – Cosa vedremo della vita della stella che brillò nei teatri di tutto il mondo e che ora brilla in cielo
Scrivere di questa sorpresa che la RAI stava per regalarci a tutti noi per il prossimo autunno è da applausi. Soprattutto per chi non ha potuto vivere il periodo magico di Carla Fracci sarà suggestivo entrare in un modo già di per sé difficile e realmente per poche persone elette. I sacrifici che si celano tutte le ballerine e ballerini non sono da meno e con meno ribalta a platee più rigogliose come il calcio, il basket o la Formula 1. Così la storia di Carla parte dalla storia di lei bambina nell’immediato dopoguerra, poi adolescente e giovane donna nella Milano degli anni Sessanta, ne segue l’ascesa e il successo.
Le dichiarazioni sia della produzione che dell’attrice sono di ringraziamento per aver avuto la possibilità di incontrare ed avere durante le riprese la ballerina, o come l’ha definita Eugenio Montale La danzatrice stanca. Riprendiamo dal Corriere della Sera le dichiarazioni ed anche il perché di una carriera datele più dal destino che dalla sua voglia di essere una ballerina che Carla Fracci rilasciò durante una intervista.
Nacque tutto per caso. Un’amica dei miei genitori mi vide ballare un valzer, disse che ero una bambina con una grazia e una musicalità particolare. E così arrivai alle audizioni alla scuola di danza del Teatro alla Scala. In un certo senso è stata una vita non scelta da me. Quest’amica dei miei genitori è stata come un angelo custode, mi ha aperto a un mondo che non conoscevo. Ero ignara di quello che avveniva in un teatro, mi affacciavo al ballatoio per spiare Maria Callas con Visconti. Io ero abituata alla campagna e alla libertà, all’inizio fu dura anche perché pensavo di andare a ballare valzer e tango come facevo con mio papà, che guidava il tram 18 che passava proprio sotto alla Scala.
Sempre nel ricordare la scomparsa dell’etoile, Il Corriere della Sera riporta le dichiarazioni che l’attrice Alessandra Mastrolonardi rilasciò presentando il film:
Mi sono avvicinata a questo personaggio in punta di piedi, pur non avendo mai fatto danza. Carla Fracci era una donna di immenso talento e pari forza. Una donna eterea, longilinea, che sembrava fragile, ma con una perseveranza e una determinazione uniche. Quando ci siamo viste mi disse che le sarebbe piaciuto che la mia interpretazione mostrasse la fierezza e la forza con cui ha affrontato la vita.
Sarà una vera e propria sfida ripercorrere gli eventi che hanno consegnato alla storia della danza e dello spettacolo la figura di Carla Fracci, anche se dall’immagine che abbiamo scelto da mettere in evidenza la somiglianza tra le due artiste e tanta e come sempre la bravissima Alessandra Mastronardi non deluderà le attese di tutti noi. Ti lascio con un pensiero rivolto alla grandissima ed inarrivabile Carla Fracci che ci ha donato tutto ciò che poteva, rimarrà in mente il sorriso di chi con tenacia e determinazione conquistò il mondo in punta di piedi.