Cosa faremo quando non dovremo più lavorare?
Questa è la domanda che Erik Gandini, regista di Videocracy (2009) e La teoria svedese dell’amore (2015), porge agli spettatori nel suo nuovo documentario; After Work, un’opera che indaga nel mondo del lavoro odierno per tracciare un disegno di quello che ci aspetta nel futuro con l’evoluzione delle macchine e dell’intelligenza artificiale. Un tema che spaventa e fa continuamente riflettere e che il regista, con il suo sguardo deciso e scrupoloso, è andato ad analizzare partendo per un viaggio in tutto il mondo; dall’Italia, alla Corea, fino ad arrivare in Kuwait.
After Work uscirà nelle sale italiane a breve, il 15 di giugno, distribuito da Fandango. Qui sotto trovi il trailer ufficiale del film, buona visione!
After Work: Il futuro che vogliamo(?)
Il lavoro è sia una necessità che un’idea di emancipazione e di ricerca di significato. Non so se il mio lavoro con le immagini contribuisca ad una liberazione, sicuramente contribuisce al mio quotidiano ed egoistico bisogno di capire le cose, di dare un senso al presente.
Queste sono le parole di Erik Gandini che per questo suo ultimo progetto ha affrontato un discorso complesso e spigoloso che, come al solito, ci coinvolge tutti, nessuno escluso. Il progresso ci sta conducendo in una realtà sempre più astratta ed offuscata ed è giusto che documentari come questo aiutino il pubblico a porsi domande e chiedersi se questo sia il vero futuro che ci meritiamo.
After Work è una produzione Fasad Production AB in coproduzione con Propaganda Italia con Rai Cinema e Indie Film. La fotografia è stata gestita da Mona Mansson, Daniel Takács e Fredrik Wenzel, mentre il montaggio e le musiche sono state curate da Johan Söderberg.
Sinossi:
La nostra è una società basata sul lavoro. Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad essere orientati al risultato e ad essere competitivi. La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nei prossimi 15 anni per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Potremmo presto dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite come elemento centrale della nostra esistenza. L’approccio di questo documentario è esistenziale, curioso e cinematografico. Attraverso le esperienze dirette dei suoi protagonisti in quattro nazioni emblematiche, Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia, After Work esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera da esso.