In questa estate torrida e assolata, niente di meglio che godersi un pò di fresco nelle verdi vallate della Garfagnana, meglio se accompagnato da buon cinema. Si svolgerà il 31 luglio e l’1 e 2 agosto a Bolognana (Gallicano, Lucca) in Piazza della Chiesa, A Little Film Festival, piccola rassegna cinematografica curata dal Direttore Artistico Alessandro Bertolucci. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero e saranno accompagnate da musica dal vivo eseguita dal pianista Marco Pacini.
A Little Film Festival ci riporta al cinema delle origini e delle migrazioni in omaggio a Mister Wonderland, ovverosia Zeffirino Poli, umile artigiano emigrato in America proprio da Bolognana, che riuscì a diventare il più grande proprietario di sale cinematografiche del suo tempo. Se vuoi saperne di più di questo incredibile personaggio, ti consiglio la recensione del documentario a lui dedicato. Ma ora andiamo a scoprire cosa ci aspetta nelle tre serate della rassegna.
Mercoledì 31 Nosferatu di Frederich W. Murnau (1922)
Caposaldo del cinema horror ed espressionista, ispirato dal capolavoro di Bram Stoker, Nosferatu il Vampiro fu proiettato per la prima volta a Berlino il 4 marzo 1922. Nonostante Murnau avesse cambiato i nomi dei protagonisti e i luoghi dove scorre la trama, gli eredi di Stoker lo portano in tribunale per i diritti d’autore e vincono, costringendo il regista a distruggere tutte le copie del film. Per fortuna, Murnau ne salvò una garantendo a noi spettatori del futuro di poter gustare quel capolavoro in bianco e nero.
Sul film aleggiano diverse leggende, tra cui il sospetto che sotto la maschera del Conte Orlok ci fosse il regista stesso e non l’attore Max Schreck, che Murnau si fosse recato nei Carpazi alla ricerca di un vero vampiro, come la stravagante coincidenza nella traduzione dal tedesco del nome dell’attore che ci dà “Massimo Spavento”.
Giovedì 1 L’emigrante (1917) Il Monello (1921) di Charlie Chaplin
Proiettato per la prima volta il 17 giugno 1917 Charlot emigrante (The immigrant), è un corto della durata di 25 minuti che ci porta a bordo di un piroscafo colmo di emigranti speranzosi di una nuova vita in America. In mezzo a tanti disperati troviamo Charlot il quale, rimasto affascinato da una giovane che viaggia in compagnia dell’anziana madre, non esita a sacrificare una piccola vincita dopo che i pochi risparmi delle due donne sono stati rubati. L’arrivo negli USA, annunciata con la celebre scena in cui compare la Statua della Libertà, non sarà facile per Charlot che dovrà fare i conti con la fame ma riuscirà comunque a coronare il suo sogno d’amore.
Primo lungometraggio di Chaplin, che curò ogni aspetto della lavorazione, Il Monello (The kid) è considerato il suo capolavoro. Insieme al piccolo Jackie Coogan, futuro Zio Fester della serie tv La famiglia Addams, Chaplin ci racconta la storia del ritrovamento di un neonato accompagnato da una lettera della madre in cui chiede perdono per averlo abbandonato; per non farlo finire nelle mani di alcuni malviventi, Charlot decide di tenerlo con se. Crescendo, il bimbo diventerà complice nella truffa ordita da Charlot, il quale ripara a pagamento finestre rotte dal piccolo a sassate, fino a quando la madre, diventata ormai un’attrice famosa, non li troverà entrambi, garantendogli un futuro radioso.
Venerdì 2 I corti di Georges Meliés (inizi XX secolo)
Ho già ampiamente parlato di questo geniale artigiano del cinema, creatore di effetti speciali incredibili per l’epoca, regista del primo film horror della storia del cinema ma soprattutto, anche se purtroppo a sua insaputa, inventore del 3D: l’incredibile George Meliès. Come dimenticare Viaggio nella Luna, Le manoir du diable, Ventimila leghe sotto i mari, Meliès ha prodotto centinaia di film, purtroppo molti andati perduti, ma dalle pellicole rimaste è evidente la sua grande creatività e talento nel ricreare fantastiche e fantasiose scenografie.