“Mia e il leone bianco è una storia d’amore”
Andare al cinema con i bambini è come vivere una realtà aumentata; se sai entrare nel loro mondo vedi cose e vivi emozioni che “i grandi” non possono più permettersi. Seguire una storia pensando che sia tutto vero, senza pensare alle telecamere, al come è stato fatto, crea un’empatia unica.
Ma partiamo…dalla fine
Quando si accendono le luci, gli occhi lucidi non sono solo dei bambini, ma anche dei grandi (tra cui il sottoscritto), merito di come è stato concepito e realizzato il film. Mi spiego meglio…
Le riprese sono state supervisionate da uno zoologo e sono durate tre anni, in modo da seguire la naturale crescita di Daniah De Villiers (Mia) e soprattutto del leone Thor (Charlie). I due “cuccioli” sono cresciuti insieme, si sono visti tutti i giorni, instaurando un vero rapporto di amicizia e fiducia reciproca, hanno avuto il tempo di conoscersi. Solo così una ragazzina di 12 anni ha potuto davvero rotolarsi con un felino di oltre 100kg. È questo che ha reso magico e autentico un film altrimenti piatto e noioso.
Una ragazzina, nata e cresciuta a Londra, è costretta a seguire la sua famiglia in Sudafrica, dove il padre ha un allevamento di leoni. Dapprima insofferente alla sua nuova vita, Mia pian piano si affeziona a Charlie, un rarissimo cucciolo di leone bianco. I due diventano inseparabili, nonostante la preoccupazione dei genitori per la natura selvaggia dell’animale. Ma Mia sa che Charlie non le farà mai niente, perché loro sono amici. Un giorno Mia scopre che in realtà il padre, come tutti gli allevatori in Sudafrica, vende i leoni a persone senza scrupoli che, in maniera del tutto legale, li usano come prede per facoltosi cacciatori di trofei. Quando capisce che anche il suo Charlie farà la stessa fine, decide di avventurarsi con lui in un viaggio verso una riserva naturale nella quale gli indigeni venerano il leone bianco come salvatore della terra.
Il film è una stupenda panoramica tra i paesaggi e la fauna sudafricana, i bambini restano incantati nel vedere nel loro habitat naturale animali che hanno visto al massimo allo zoo. È anche, perché è questo l’obiettivo dei produttori, una denuncia di questa prassi abominevole ed immorale; è il tentativo di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto per gli animali. Ma soprattutto questo film lancia un messaggio molto importante: se tutti fanno le cose in un certo modo, non significa che debba fare lo stesso anche tu. Il sistema si può cambiare, basta volerlo e soprattutto fare il primo passo.
– Gregorio, cosa pensi di questo film?
– Papá, Mia e il leone bianco è una storia d’amore
– Come una storia d’amore?
-Si papá, perché mia e Charlie sono amici, quindi è amore