Tutte le accuse nei confronti dell’attore Jussie Smollett sono state ritirate
Jussie Smollett è un attore e cantante di successo. Afroamericano, ha trovato la consacrazione con la serie televisiva Empire (qui sotto ne trovi il trailer: in Italia ancora non è visibile), prodotta dalla 20th Century Fox, a partire dal 2015. Come il suo personaggio, Jamal Lyon, Smollett è omosessuale e il suo coming out è avvenuto in diretta televisiva, durante un’intervista con Ellen De Generes. Molto in vista come sostenitore dei diritti civili, è un esponente influente nella lotta per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali.
https://youtu.be/lmi5QbkhQ1Q
Il 29 gennaio 2019 Smollett raccontava di essere stato aggredito da due uomini bianchi fuori da un negozio di alimentari a Chicago: secondo le sue dichiarazioni, rese alla polizia della Windy City, due uomini lo avevano picchiato e avevano usato insulti omofobi. Smollett aggiungeva che i due gli avevano urlato degli slogan pro-Trump. Col passare dei giorni sorgevano parecchi dubbi sull’accaduto e il 21 febbraio Smollett veniva arrestato a Chicago con l’accusa di falsa testimonianza, per essere poi rilasciato su cauzione: i due assalitori avevano infatti sostenuto di essere stati pagati dall’attore per inscenare una falsa aggressione, allo scopo di procurargli pubblicità.
Oggi il Procuratore generale dello stato dell’Illinois ha ritirato tutte le accuse nei confronti dell’attore, il quale ha dichiarato, tramite i suoi avvocati di essere “una vittima che è stata diffamata e fatta passare per colpevole in seguito ad accuse false”. Intanto però la Casa di produzione cinematografica 20th Century Fox aveva già deciso di eliminare il personaggio interpretato da Smollett dai due episodi finali della quinta stagione della serie televisiva Empire, abbandonandolo in fretta. Vedremo cosa succederà ora che l’attore è stato scagionato, dopo un linciaggio da parte di tutti i media americani, soprattutto quelli di fede repubblicana.
Il caso è solo l’ennesimo esempio del clima di scontro costante che si vive negli Stati Uniti tra sostenitori e oppositori della politica del presidente Donald Trump. Quest’ultimo vellica la cattiva coscienza del popolo americano, identificando nello “straniero” e nel “diverso” il nemico perfetto, colpevole di tutti i mali e delle difficoltà vissute oggigiorno dall’economia statunitense. Un espediente ben noto e usato anche in Italia, di questi tempi.