Per la rubrica che “sbircia” nelle vite delle celebrità, abbiamo scovato alcune vicende che hanno per protagonista Mahershala Ali e riguardano addirittura l’11 settembre 2001
Il due volte (Moonlight e Green Book) premio Oscar come miglior attore non protagonista, Mahershala Ali, è stato vittima di un vergognoso atto razzista e discriminatorio mentre era in un importante ristorante di Londra. L’uomo, neanche a dirlo, era nella capitale inglese per presentare al London Film Festival Green Book, il film che racconta la vera storia del virtuoso pianista Don Shirley e di Tony Vallelonga che lo ha scortato in un tour lungo gli Stati Uniti del sud durante uno dei più difficili periodi per le persone di colore.
Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, mentre Mahershala era in un ristorante esclusivo di Londra con il regista di Green Book, Peter Farrelly, e altre persone, i camerieri hanno preso le ordinazioni di tutti, eccetto la sua. Anzi, gli hanno chiesto di identificarsi e spiegare la ragione della sua presenza al ristorante. L’attore, noto per la sua flemma, per la moderazione e l’estrema educazione che lo contraddistingue, proprio non ha potuto fare a meno di infuriarsi, si è alzato e ha lasciato il ristorante seguito a ruota dal resto dei commensali, visibilmente allibiti. Molti di noi, me compresa, avrebbero reagito in maniera ben più plateale (forse un po’ “alla Tony“) e dunque è particolarmente apprezzabile l’elegante comportamento dell’attore che non ha sbraitato e non ha pronunciato il classico e abusato “lei non sa chi sono io“, anche perché era chiaro che il gesto fosse un attacco vero e proprio contro Mahershala.
Purtroppo, Ali (all’anagrafe Mahershalalhashbaz, figlio di Isaia, nonché il nome più lungo presente nella Bibbia) è abituato a questo genere di attacchi, ma si presume che nel 2019 tutto questo possa ormai appartenere al passato e invece non soltanto il mondo è ancora pregno di volgari pregiudizi e di atteggiamenti e preconcetti razzisti, ma non ne sono immuni neanche le celebrità! All’epoca dei fatti, l’attore ha dichiarato in proposito: ‘Succede sempre. Io sono famoso, ho un dottorato e un Oscar. Immaginate di non avere nulla di tutto ciò e di cercare semplicemente di godersi una cena. O di essere stato invitato da qualcuno che è membro di quel posto‘.
Ma non finisce qui! Mahershala ha dichiarato di aver dovuto imparare a vestire in un modo che non incutesse timore in chi lo guardava, cercando di evitare di indossare abiti che mi identificassero come il tipico uomo di colore che la gente identifica come pericoloso. Passeggiando a New York o anche prendendo la metropolitana, ha notato sguardi intimoriti, persone che si spostavano, che attraversavano la strada per non doverlo incrociare, donne che giravano gli anelli per nascondere pietre preziose o diamanti e tutta una serie di atteggiamenti tipici di chi ha timore di essere derubato.
‘Sono fin troppo conscio di come le persone reagiscano alla vista di un grosso, muscoloso uomo dalla pelle scura e la cosa mi innervosisce. Prosciuga le mie energie di tutta una giornata. Quindi per proteggermi dal dover riscontrare questo genere di paura, faccio cose che la prevengano. E allo stesso modo lo fanno tantissime persone di colore in tutto il mondo. Perché ormai c’è la convinzione che siamo qualcosa di cui avere paura, o che costituisce un pericolo‘.
Per altro, cristiano di nascita, Mahershala Ali, ha scavato a fondo dentro se stesso ed esplorato la spiritualità di tutte le religioni, finché ha trovato nell’Islam la ragione di una conversione avvenuta nel 2000, con grande disappunto della madre. In seguito all’attacco dell’11 settembre 2001, ha però iniziato ad avere problemi, ai controlli di sicurezza, ogni volta che prendeva un aereo e ha infine scoperto che il suo nome risultava iscritto nella lista nera dei viaggiatori. Anche sua moglie, Amatus Sami-Karim, ha avuto problemi a vivere liberamente la fede musulmana negli Stati Uniti ed è stata costretta a smettere di indossare il velo per strada. Alla coppia, pochi anni fa, hanno addirittura bloccato il conto corrente bancario!
E’ disarmante apprendere quanta imperdonabile ignoranza e quanta arretratezza pervadano ancora oggi l’animo e la coscienza delle persone. E’ evidente che la storia non ha insegnato nulla a chi continua a giudicare l’altro dall’aspetto esteriore e dai soliti cliché sul colore della pelle e ancora più avvilente è quando questo errore madornale viene commesso dalle autorità e dai cosiddetti “poteri forti”. Colgo l’occasione per ricordare che l’unica razza al mondo, è la razza umana.