La colonna sonora di Nightmare before Christmas: una soundtrack che da sola racconta la storia del film
Siamo vicinissimi al Natale e, per questa rubrica, ho voluto scegliere un film in tema, ma non il solito film di Natale, un film dalla colonna sonora molto importante.
Nightmare before Christmas è un film d’animazione del 1993 diretto da Henry Selick, ideato e prodotto da Tim Burton. Il film è realizzato in stop-motion, cioè usando dei pupazzi mossi a mano dagli animatori di fotogramma in fotogramma. Uscito nei cinema statunitensi il 29 Ottobre 1993 e in quelli italiani il 5 Dicembre 1994, è diventato un vero e proprio cult. Merito certamente della poetica di Tim Burton, del fascino grafico e visionario, dell’originalità della trama che fa scontrare la concezione del Natale con quella di Halloween e molto anche delle canzoni, entrate nel mito tanto quanto sono entrati nell’immaginario collettivo lo scheletro Jack e la bambola di pezza Sally.
Per la colonna sonora di uno dei suoi lungometraggi più riusciti, Tim Burton si avvale della collaborazione di un pezzo da novanta qual è il compositore Danny Elfman. Nella versione italiana Jack Skeletron è doppiato da Renato Zero, che canta cinque brani della soundtrack, un adattamento riuscitissimo che non perde la resa emozionale di melodie e testi. Merito di Ernesto Brancucci (in arte Ermavillo), paroliere noto soprattutto per i suoi adattamenti delle canzoni dei film Disney. Paradossalmente, nella resa generale, sembra che sia la narrazione ad integrarsi alla perfezione con i paesaggi musicali e non il contrario: Nightmare before Christmas è un vero e proprio musical. La sola colonna sonora basterebbe a raccontare l’intera storia e tutte le emozioni che provano i personaggi e lo spettatore.
Ora tuse lo vuoicanta la ballata della zuccainsieme a noi
è l’invito che riecheggia in This is Halloween, la canzone introduttiva la cui versione originale è stata reinterpretata da Marylin Manson e che accompagna la carrellata che presenta la città di Halloween e tutti i suoi mostruosi abitanti.
Ho dentro meche cosa non soun vuoto che non capiròLontano da quel mondo che hoc’è un sogno che spiegarmi non so
sono i malinconici versi del ritornello di Jack’s lament, cantata da Jack nella passeggiata durante la quale riflette sulla sua indefinibile insoddisfazione.
Cos’ è? Cos’ è?Qualcosa qui non vaCos’è?C’ è musica in citta’Cos’ è, le strade sono piene di persone che sorridono felici,sono pazzi oppure amicima cos’ è, cos’ è?
sono alcune delle parole che raccontano lo stupore e l’entusiasmo del protagonista alla vista della città del Natale, luogo magico e colorato che fa da sfondo a What’s this?, la canzone più vivace e famosa del film.
Questo si chiama regaloe tutto inizia da ciòda ciò?fa pipì?fa popò?
è Town meeting song, da qui parte il malinteso che è il fulcro della morale del film: il Natale non è regali e pacchi sotto l’albero, ma è magia, è la neve, l’armonia, la gioia. Non trovando comprensione tra i suoi concittadini, che immaginano mostri e trappole nascoste nei pacchetti e nelle calze, Jack è costretto a descrivere Babbo Natale come un monarca cattivo che “fa l’aragosta invece che il re” e che di notte “Cala su di noi come fanno gli avvoltoi”. Babbo Natale diventa così Babbo Nachele. Jack è sempre più ossessionato dal Natale che non riesce davvero a capire fino in fondo, come è evidente in Jack’s obsession. Celebre è il ghigno nel finale della canzone quando il protagonista, quasi al limite della follia, decide che la soluzione è pensare lui al Natale
Facciamo un albero cosìed al Natale penseròda oggi l’organizzerò!Fidatevi anche voi laggiùsarà Natale sempre più!Hi hi hi hi
Decide che sarà lui a distribuire i doni nel mondo e divide quindi i compiti dell’organizzazione tra gli abitanti, compreso il rapimento di Babbo Natale/Nachele. Il rapimento è affidato al trio Vado, Vendo e Prendo.
Questo piano è fatto apposta per rapire quell’aragostaNella pentola bollente lo ficchiamo immantinente!
è uno dei modi immaginati tra un lallallala e l’altro dai tre in Kidnap the sandy claws (rifatta poi dai Korn), che non andrà secondo le idee di Jack. I tre infatti, nonostante le sue raccomandazioni, affidano il rapito al temibile Bau Bau, protagonista di Oogie Boogie’s song, il pezzo più jazz della colonna sonora, ideale per caratterizzare il grottesco malvagio personaggio.
Il vento porta la pauraDi una tragedia che accadrà.Accanto a lui sono sicuraMa penso al peggio che verrà
Inizia così Sally’s song, rifatta anche dalla leader degli Evanescence, Amy Lee, dalla cantautrice Fiona Apple (la sua è una versione particolarmente affascinante) e cantata pure da Elena Bonham Carter, moglie di Burton. Le struggenti melodie e le tormentate parole esprimono la sofferenza di Sally, segretamente innamorata di Jack e consapevole, grazie ad un’inquietante visione, che il nuovo Natale sarà un disastro.
Note e parole altrettanto amare risuoneranno in Poor Jack, la canzone con cui Jack, dopo che il suo Natale è stato un assoluto fallimento, si rende conto di essere stato accecato dall’ossessione e dalla vanità
Cosa ho fatto?Cosa ho fatto ?Mai mi son sentito tantoincredibilmente pazzo
Questo è il brano dalle atmosfere più gotiche della colonna sonora ed è caratterizzato anche da un crescendo di ritmo (perfettamente reso dall’interpretazione di Renato Zero) che racconta il passaggio dallo scoramento
Vanitàscriveràqui riposa il vecchio Jack
alla consapevolezza nuovamente orgogliosa della sua natura di “mostro” e dei suoi compiti
sento nelle mie ossa quel vecchio brio,son io, JACK!Fantasma re!
Jack quindi libera Babbo Nachele/Natale che si congeda regalando la neve ai cittadini della città di Halloween. Il finale è lieto e si svolge con l’immancabile luna piena che fa da sfondo a Sally e Jack che cantano sulle note di Sally’s song e a molti momenti strumentali
Il tuo destinoa me vicinoha scelto noie ora siamo quiper sempre in due così
Tanti auguri di Buon Natale a tutti voi, appassionati di cinema e di musica!
Complimenti un articolo stupendo…
Grazie mille, merito di un film magnifico