Su Fox Life la miniserie Butterfly
Transgender: Chi si identifica in modo transitorio o persistente con un genere diverso da quello assegnato alla nascita (Vocabolario Online Treccani)
Debutta stasera su Fox Life una miniserie in tre episodi che ci parla in maniera delicata e sensibile di un argomento spinoso, spesso oggetto di bigottismo o discriminazione, ma che dovrebbe diventare attuale e all’ordine del giorno in un mondo che non riesce ad affrontare nel migliore dei modi chiunque consideri “diverso”. In Butterfly, alle 21.00 su Fox Life, viene raccontata la vita di Max e della sua famiglia, alle prese con la natura transgender del bambino, incapaci di reagire nel modo giusto e preda dei sensi colpa nei suoi confronti.
Quando esce Max cerca di mostrarsi un ragazzino uguale agli altri vestendosi e
comportandosi come loro, ma quando è nella sicurezza della sua casa diventa Maxime, la quale ama provarsi gli abiti femminili e truccarsi come qualsiasi altra adolescente al mondo. Max/Maxime sta entrando in quell’età in cui l’identità sessuale si fa più forte, costringendolo a fare i conti con la sua natura e con il mondo esterno, ancora troppo giovane per comprendere appieno i cambiamenti interiori e in conflitto con le immagini di “normalità” che questa società espone.
Intorno a Max/Maxime, la sua famiglia composta dalla madre Vicky convinta di essere la causa della situazione del figlio incolpandosi di non aver prodotto sufficiente testosterone durante la gravidanza, la sorella Lily anch’essa adolescente sempre pronta a fare da scudo al
fratello, il padre Stephen ha abbandonato la famiglia incapace di affrontare i cambiamenti del figlio, un nonno il quale riduce il suo pensiero nella domanda “Ma non faresti prima a dire di essere gay?”, rivelando un’ignoranza verso una condizione naturale ma ancora sconosciuta e una nonna che non ama le novità nella sua vita. La quotidiana lotta di una famiglia alle prese con un cambiamento al quale non erano preparati ma che ognuno di loro cerca di affrontare nel migliore dei modi, la difficoltà nell’esporre la propria situazione anche solo per chiedere aiuto nel costante timore di incappare in pregiudizi o di non essere capiti, Butterfly analizza tutti questi aspetti con rispetto e senza lasciarsi andare ad insegnamenti moralistici, semplicemente analizzando una famiglia comune con un “problema” considerato tale da una società ancora oggi “anormale”.
La serie è scritta da Tony Marchand che si è avvalso dell’aiuto dell’associazione Mermaids la quale si occupa dei giovani transgender e delle loro famiglie.
Molto bello Lara, non sapevo di questa serie. Mi sembra non solo molto interessante, ma penso che sia anche necessario guardarla. Perché, come dici te, il significato di transgender è ancora molto lontano dalla comprensione dei più. Grazie della segnalazione, ottimo articolo❤