A pochi giorni dalla tragica dipartita di Bernardo Bertolucci, il cinema è costretto a dire addio anche ad un grande attore italiano: Ennio Fantastichini
Morto a Napoli, a 63 anni, Ennio Fantastichini era ricoverato da due settimane nel reparto di rianimazione del Policlinico della Federico II a causa delle complicanze di una leucemia acuta promielocitica. La notizia del ricovero, era giunta come un fulmine a ciel sereno rivelando le serie condizioni dell’attore malato da tempo. Fatali le emorragie celebrali seguite a complicanze polmonari ed intestinali.
Immediato il saluto del regista ed amico Ferzan Ozpetek, con cui aveva lavorato per la realizzazione di Saturno Contro e Mine Vaganti, film che gli era valso un David di Donatello e un Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista. Ozpetek ha affidato a facebook il suo commiato: ‘La mia mina vagante se n’e’ andata. L’ho amato lo amo lo amero’ sempre. Il cinema ha perso un grande attore… Io ho perso tante cose un amico… un fratello‘.
Al contempo, moltissimi colleghi hanno condiviso sui social il proprio cordoglio per l’amico scomparso: da Marco Giallini a Edoardo Leo, ma particolarmente tenero e toccante è il saluto di Pierfrancesco Favino
Nato a Gallese, in provincia di Viterbo, il 20 febbraio 1955, Ennio dimostrò subito la sua passione per il teatro esordendo a soli 15 anni con un’opera di Samuel Beckett. Si trasferì dunque a Roma per studiare recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico e debuttò sul grande schermo nel 1982 con il film Fuori dal giorno. Nel 1985, ottiene una parte nel film I soliti ignoti vent’anni dopo con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni, ma il successo lo travolse con il ruolo interpretato in Porte aperte, un film di Gianni Amelio tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, presentato al 43° Festival di Cannes, grazie al quale ottenne il suo primo Nastro d’Argento recitando al fianco di Gian Maria Volonté che definì il suo mentore.
Paolo Virzì lo diresse in Ferie d’agosto in cui rese memorabile l’incisiva e sfrontata performance del suo personaggio (Ruggero Mazzalupi)
Non secondario, il contributo dell’attore alla televisione con le sue interpretazioni in La Piovra 7, La Freccia Nera, Sacco e Vanzetti e nel film Paolo Borsellino, del 2004, in cui interpretò il giudice Giovanni Falcone al fianco di Giorgio Tirabassi
Nel 2007, iniziò la meravigliosa collaborazione di Ennio con Ozpetek che lo diresse nei panni di Sergio in Saturno Contro, di cui è noto l’indimenticabile scambio di battute con Lunetta Savino
https://www.youtube.com/watch?v=5zojR8k2eTU
In Fortapàsc, con l’autorevole guida di Marco Risi, Fantastichini recitò nel film che racconta la storia del giornalista de Il Mattino, Giancarlo Siani, barbaramente ucciso dalla camorra.
Autoironico, empatico, sarcastico e versatile, ha sempre regalato performance di grande spessore come quella del severo ed autoritario Vincenzo Cantone in Mine Vaganti
Di recente, ha vestito i panni di Giuseppe De André, padre del cantautore genovese Fabrizio De André, nel film Principe Libero con Luca Marinelli ed era tornato al suo vero amore: il teatro per interpretare il Re Lear di Shakespeare per la regia di Giorgio Barberio Corsetti in un’impresa che egli stesso definiva ‘grossa, robusta‘.
Eppure la sua ultima fatica è in realtà una pellicola di Gianni Di Gregorio, Cittadini del mondo, che racconta la storia di tre romani disastrati che decidono di trasferirsi all’estero, lasciandosi alle spalle la vecchia vita di quartiere. Le riprese sono iniziate a luglio di quest’anno, ma non è ben chiaro se siano già terminate.
In una recente intervista rilasciata a Il Messaggero aveva dichiarato ‘Vede, io non mi sento Peter Pan, io sono Peter Pan: come artista, sono un cercatore di poesia‘ e vogliamo ringraziarlo per la poesia che ci ha regalato.
iCrewplay si unisce al dolore della famiglia di Ennio, dei suoi amici e del pubblico che lo ha amato ed apprezzato, facendo entrare i suoi personaggi e la sua abilità di eccelso ed elegante caratterista nelle proprie vite.
Ciao Ennio.