Dal 20 dicembre potremo vedere Nelle tue mani, di Ludovic Bernard, la storia di un ragazzino difficile con un talento incredibile per la musica.
Questo film è nato alla stazione di Bercy di Parigi:
“L’idea mi è venuta in modo molto semplice – racconta il regista – mentre mi trovavo alla stazione di Bercy e mi accingevo a prendere un treno, ho sentito un giovane suonare il pianoforte. Era un ragazzo che, a prima vista, non possedeva assolutamente i codici della musica classica, ma che interpretava divinamente un valzer di Chopin. È stato un momento magico: attorno a me c’erano poche persone. Sono salito sul treno e mi sono messo a immaginare e a scrivere il passato e il futuro di quel giovane, chiedendomi come avesse potuto imparare a suonare così bene. E questo è stato il punto di partenza della mia storia che in seguito ho ambientato nella stazione ferroviaria parigina Gare du Nord”.
E il film comincia proprio così; con Mathieu che suona il piano alla stazione Nord di Parigi fra l’indifferenza generale. Solo il direttore del Conservatorio Pierre Geithner si rende conto che il ragazzo ha un talento straordinario e lo invita a seguire i corsi di pianoforte al Conservatorio. Ma il ragazzo non ci pensa nemmeno, preferisce vivere di furtarelli che mette a segno con due amici. Ma il destino bussa alla porta come le prime note della V sinfonia di Beethoven, se ci è concesso un paragone così banale. Quando un colpo va male, proprio perché Mathieu, invece di rubare, si attarda a suonare un pianoforte, e viene arrestato, Pierre gli propone di evitargli la prigione in cambio di un lavoro. Il lavoro consisterà nello studio severo del pianoforte sotto la guida dell’inflessibile “Contessa” che lo preparerà per un importante concorso nazionale che servirà anche a rilanciare il Conservatorio stesso.
Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, sezione Alice nella città, preceduto da una sonata di Rachmaninov al pianoforte. Quando si dice la Grandeur francese.
Non è la prima volta che la musica gioca un ruolo importante in un film francese.
La cinematografia d’oltralpe ha una particolare predilezione per le vite salvate dalla musica, di cui La Melodie non è che uno degli ultimi esempi.
Mutatis mutandis, anche Lou Reed ha sempre affermato che la sua vita è stata salvata dal Rock ‘n’ roll.