Hostile è il primo lungometraggio del giovanissimo Mathieu Turi, una distopia horror ambientata fra i sopravvissuti di un’epidemia.
Un’epidemia di dimensioni planetarie ha quasi fatto estinguere il genere umano. I pochi sopravvissuti devono fare i conti con la mancanza di cibo e di riparo. Juliette è una ragazza che ha imparato a cavarsela nelle più svariate situazioni ed è l’unica nel suo gruppo di sopravvissuti che ha il coraggio di andare da sola in cerca di cibo. Un giorno, ha un incidente con la sua macchina e vi rimane imprigionata anche durante la notte, quando nessuno osa avventurarsi al di fuori dei rifugi. Scoprirà che ci sono altre creature che vanno a caccia di cibo.
Presentato Festival international du film fantastique di Neuchâtel dove ha vinto il Prix de la jeunesse Denis-de-Rougemont, è il primo film di Mathieu Turi, che firma anche la sceneggiatura. Un regista appena trentunenne, che aveva avuto un discreto successo coi suoi precedenti due cortometraggi Son of Chaos e Broken .
Ognuno ha il suo immaginario, comunque mi sembrerebbe strano che le orribili creature che popolano le notti del mondo post epidemia di Hostile, non facciano venire immediatamente alla mente i Morlock di The time machine di Herbert George Wells. Certo, i sopravvissuti non sono certo i miti e oziosi Eloi, ma il popolo notturno in cerca di prede ricorda i mostri di Wells, che Turi ci abbia pensato o no.
Sono passati più di 120 anni dalla pubblicazione del romanzo di Wells, che si può definire uno dei padri del genere. L’altro è Jules Verne che, però, aveva del futuro un’idea molto più positiva. La gran parte dei successori dei due grandi scrittori sembrano aver condiviso più le tematiche pessimistiche di Wells che quelle positivistiche del maestro francese. Anche spaziando nei generi, diciamo cinema, televisione e fumetti, gli autori vedono nero. Il futuro, proprio perché è futuro, e quindi incerto, fa paura. Una caratteristica delle distopie degli ultimissimi anni è che collocano, curiosamente, il futuro sempre più vicino all’attualità. Un esempio è il recente La prima notte del giudizio:
Un’ultima osservazione, il film in originale si intitola Hostile, che si traduce comodamente in italiano semplicemente togliendo la H iniziale che, come si sa, è muta. Ma perché ci hanno lasciato la H?