The OA: un messaggio che parla di esperienze pre-morte e mondi paralleli?
La scelta stavolta è ricaduta su The OA, una serie tv che mi ha incuriosito portandomi alla decisione di vederla e successivamente recensirla. Partiamo dalla trama.
Prairie Johson fa ritorno dai suoi genitori adottivi dopo esser sparita nel nulla sette anni prima. Fin da piccola si dimostra una bambina diversa: faceva strani sogni, alcuni premonitori, svegliandosi con il naso che perdeva sangue. Sopravvissuta ad un’incidente premeditato da parte della mafia russa, Prairie vive un’esperienza di pre-morte in cui vede una Signora misteriosa in una sorta di universo parallelo che le risparmia la vita togliendole la vista e annunciandole che i suoi prossimi anni sarebbero stati duri e insostenibili.
La figura della donna misteriosa che Prairie incontra in questo universo parallelo potrebbe avere vari significati: una Dea? Un angelo? La madre dell’universo? Chi lo sa.
La ragazza cresce con la convinzione che il padre sia ancora vivo e cerca di ritrovarlo. Durante la sua ricerca incrocia uno scienziato che non ha buone intenzioni, il Dottor Hunter Aloysius Percy, chiamato HAP. L’uomo le promette di aiutarla, ma questo sarà uno specchietto per le allodole. In realtà la imprigionerà insieme ad altre persone in una miniera sotterranea.
Ciò che la accomuna a tutte le persone presenti è che ognuna di loro ha avuto un’esperienza di pre-morte. Hap è un medico ossessionato dagli studi sulla vita dopo la morte e vuole dimostrare al mondo che esiste qualcosa come l’aldilà o universi paralleli, e per fare questo farà degli orribili esperimenti sui suoi prigionieri, facendoli morire più volte e rianimandoli per registrarne l’attività cerebrale.
Alla fine i ragazzi risultano essere speciali e attraverso la conoscienza di cinque movimenti possono mettere in atto azioni fenomenali come il far tornare in vita le persone. Sono degli “Angeli”. Prairie riuscirà a scappare con la speranza di poter salvare i suoi compagni ancora prigionieri.
Devo dire che questo telefilm, forse per il suo finale aperto, ti lascia un senso di vuoto. Non dà una spiegazione razionale a ciò che lo spettatore ha visto fino a quel momento, lasciandolo con un sacco di domande: esistono davvero gli angeli? La storia che Prairie racconta è tutta una farsa o è accaduta sul serio? Esistono le esperienze pre-morte? I mondi paralleli? Siamo tutti collegati da un filo conduttore?
Da poco è stato dichiarato che ci sarà una seconda stagione, con la speranza per gli spettatori di avere un chiarimento nella storia.
La serie tv nel complesso potrebbe risultare noiosa solo per il semplice fatto che invita a riflettere e a porsi delle domande; è particolare, misteriosa e lascia molta confusione. Non credo sia adatta a tutti perché è da capire ed interpretare. Di certo è consigliata a tutti gli appassionati del genere.
Trovo solo bizzarro l’essermi trovata a guardare questa serie tv mentre lavoravo su altri articoli che riprendevano i temi sul segreto dell’umanità, sumondi paralleli e sugli Angeli. Che esista davvero un filo conduttore che unisce il tutto senza cadere in banali coincidenze?