Tutto è meraviglioso in The Lego Movie
Questo è lo spirito di base che anima tutti gli abitanti della metropoli Lego, non sapendo che, ben otto anni prima, nelle caverne sotto la città è avvenuta una battaglia tra lo stregone Vitruvius (Morgan Freeman) e il malefico Lord Business (Will Ferrell), l’attuale sindaco. Ma ora incontriamo Emmet (Chriss Pratt), un ottimista e sempre felice operaio edile, diligente nel seguire le istruzioni in un mondo allegro, ma piuttosto omologato. Un giorno, proprio sul posto di lavoro, Emmet incontra Lucy (Elizabeth Banks), precipitando poi in una voragine in cui trova, o meglio, si attacca alla sua schiena un mattoncino “speciale”. Ma non solo, scoprirà l’esistenza di una setta segreta, e avrà la rivelazione di essere “quello speciale”. Anche non avendone l’attitudine, Emmet verrà trasportato in un’avventura in cui dovrà mettersi in gioco, superando le sue insicurezza ma, soprattutto, perdendo l’abitudine a seguire sempre le istruzioni. Altri eroi si uniranno a lui nella battaglia contro Lord Business intenzionato ad omologare tutti gli universi Lego conosciuti, tra cui Superman, Gandalf, Lanterna Verde, Wonder Woman e un sempre simpatico ed egocentrico Batmam
“I pezzi neri lasciateli a me, ok? Io lavoro solo col nero, a volte col grigio ma molto molto scuro“
Lego The Movie non è all’altezza dei predecessori
Lego The Movie ha un’ottima partenza, con battute simpatiche e risate assicurate, anche se dovrebbe fare riflettere osservare tutti quei cittadini Lego così omologati l’un l’altro, senza un’apparente libertà individuale, che richiamano le nostre metropoli moderne. Purtroppo la pellicola non riesce a mantenere il livello iniziale di comicità, anche se le battute di Batman, seppure un po’ datate, strappano sempre una bella risata. C’è una piccola sorpresa finale che non voglio svelarvi, ma la domanda che lascia nello spettatore è: i mattoncini Lego sono giochi con cui giocare, o oggetti da collezione da tenere chiusi nelle vetrine? Con il costo che hanno alcune confezioni, la domanda è lecita.