Non c’è bisogno di parlare de Il Trono di Spade, conosciutissima serie TV basata sul racconto Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin. Anche noi di iCrewPlay ne abbiamo scritto parecchio, tra scene hot e ultime stagioni in arrivo. Da quando è uscita nel 2011, la serie ha raccolto schiere di fan affezionati da tutto il mondo.
Se pensate che gli scienziati ne fossero immuni, vi sbagliavate. Solo che invece di discutere di quanto sia affascinante John Snow o quanto sia odioso Jeoffrey, escogitano nuove ed avvincenti ipotesi scientifiche per spiegare gli eventi della trama. In questo caso i ricercatori dell’università di Bristol e di Southampton hanno pubblicato i risultati di uno studio sulle strane lunghissime stagioni de Il Trono di Spade, in cui l’inverno è sempre dietro l’angolo.
I Guardiani della Notte come i Lapponi.
Il famigerato Muro, che protegge il continente occidentale insieme ai Guardiani della Notte, e fa da sfondo alle sanguinose battaglie della serie ha un clima invernale simile alla Lapponia, in Finlandia. Castel Granito invece, la roccaforte dei Lannister, ha un clima simile a Houston o Changasha in Cina.
Gli scienziati hanno utilizzato un modello per studiare la velocità dei venti e le condizioni climatiche in modo da spiegare determinati avvenimenti della serie. Il dominio dei mari da parte della flotta delle 100 navi di ferro, i piani di attacco delle orde dei draghi invasori del continente Orientale, le rotte commerciali tra il continente Occidentale e le città libere sembrano seguire proprio la logica stabilita dal modello climatico. I modelli di temperatura mostrano anche le zone più fredde e quelle più calde, che aiutano il team a stabilire in quale regione le Ombre Bianche possono svernare
Il lungo inverno del Trono di Spade si spiega con una particolare inclinazione dell’asse del pianeta.
Il modello di analisi mira anche a comprendere il motivo per cui gli inverni durano così a lungo, e la spiegazione arriva da una sorta di scivolamento dell’inclinazione dell’asse del pianeta mentre orbita attorno al sole, in modo che è sempre lo stesso emisfero ad inclinarsi in direzione del sole.
“Poichè i modelli climatici sono fondati su basi scientifiche universali, sono in grado di simulare il clima sul nostro pianeta così come su ogni altro, reale o immaginario. E’ sufficiente conoscere le posizioni e le altezze dei continenti e le profondità degli oceani”. Sono le parole del professor Dan Lunt, della School of Geographical Sciences dell’università di Bristol.
Purtroppo i draghi contribuiscono all’effetto serra. Grande problema per i regni.
I frequenti incendi dovuti alla presenza dei draghi nel passato porta a supporre l’esistenza di un’atmosfera ricca di gas, causa dell’effetto serra. Il modello climatico ha dimostrato che il riscaldamento globale potrebbe essere due volte più veloce di quello che abbiamo qui sulla Terra.
I risultati dello studio sono stati pubblicati in un articolo, che per la gioia dei fan è stato tradotto anche in Dothraky e Valyrian. L’autore ha usato lo pseudonimo di Samwell Tarly, un “Maestro” che nella serie equivale ad un nostro dottore.
“E’ stato un lavoro divertente e simpatico, ma è anche una cosa seria. I modelli climatici simulano processi reali sia in climi freddi che caldi. Gli scienziati del progetto hanno usato tecniche all’avanguardia, le stesse utilizzate per ricostruire il clima della Terra primordiale. Effettuare questa ricerca ha permesso di testare queste tecniche, che verranno poi usate per simulare il clima della Terra del futuro”.