Intenso, con uno sguardo non convenzionale, ma che trafigge il cuore: insomma, da Oscar. Cillian Murphy, tra i divi di Hollywood più enigmatici, introspettivi e riservati mai conosciuti. La sua bravura attraversa diversi film ai quali ha preso parte, sebbene Oppenheimer rimarrà nella storia, avendo convinto persino l’Academy, durante la cerimonia di premiazione agli Oscar 2024.
Adesso il suo nome è atteso per il sequel di 28 Anni Dopo, aspettando la sua partecipazione – nel trailer del primo film della trilogia si vede uno zombie in primo piano, ebbene, molti hanno ritenuto fosse Cillian Murphy: “La gente pensa che io assomigli a un cadavere zombie, è molto lusinghiero” esprimendo così un parere su tali speculazioni a The Observer.
Certo, avrebbe potuto esserlo. Cosa non si farebbe per copione, trattandosi di lavoro – basti pensare al cambiamento impressionante di Brendan Fraser nel film The Whale. Anche Cillian Murphy ha dovuto assoggettarsi a precise indicazioni, divenendo irriconoscibile. Una trasformazione che ancora sorprende, ma assolutamente brillante e convincente.
Cillian Murphy, tutti a bocca aperta: com’è diventato!
L’unico modo perché fosse credibile, probabilmente rischiando la salute. Non si tira indietro, d’altronde è lavoro, segno di dedizione e professionalità. Cillian Murphy lo ha dimostrato in questi anni, interpretando personaggi di straordinaria intensità. Dietro ad ogni ruolo, si celano settimane di studio e preparazione, diventando anche ciò che non si è veramente.
Oppenheimer. Film che ha ricevuto 7 statuette, tra cui i premi più importanti quali Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista – Cillian Murphy. La storia del ‘papà’ della bomba atomica, che ha coinvolto attori quali Emily Blunt e Robert Downey Jr. (Miglior Attore non Protagonista). Ebbene, sono le sue co-star a raccontare i retroscena di questo colosso cinematografico.
Perché risultasse credibile nel suo ruolo, Cillian Murphy si sottopose a una dieta ferrea affinché perdesse peso, arrivando persino a non cenare. Rinuncia dettata da profondo rigore e disciplina. Come raccontato dalla stessa Emily Blunt, durante un’intervista: “Ha compiuto un’impresa monumentale. Poteva mangiare solo una mandorla al giorno. Era così emaciato“. Follia pura.
Durante le cene tra colleghi, percepibile la sua assenza. L’attore irlandese continuava nel suo solitario percorso di trasformazione, quasi digiunando – come raccomandato da questi, MAI replicare a casa una tale dieta, così estrema, solo per perdere qualche chiletto. Ad ogni modo, un modello di ispirazione per il cast – Matt Damon, interprete del generale Leslie Groves, lo confermò.
Qui di seguito, ecco le sue parole: “Ha elevato lo standard di dedizione per tutti noi“. Tuttavia Cillian Murphy, benché lusingato della stima dei suoi colleghi, non si sente un esempio da ammirare. Era giunto al limite, allo stremo, sebbene volesse assomigliare al personaggio nel modo più autentico possibile: “Ero iperattivo. Non ero preoccupato per il cibo. Oppenheimer non ha mai mangiato“.
Ma, in tal guisa, la tensione si impenna: “Ero diventato competitivo con me stesso, non è salutare, lo sconsiglio“. Naturalmente, trattasi di situazioni che esulano dalla quotidianità. Una professione che, oltre alle capacità attoriali, comporta una trasformazione fisica – sovente necessaria. Dunque, da escludere qualsiasi riproposta casalinga. Fidati: non è la soluzione adeguata alle tue esigenze.