Arriverà nei cinema italiani il 3 aprile, distribuito da Eagle Pictures, Guglielmo Tell, il film scritto e diretto da Nick Hamm (The Hole e Godsend Il male è rinato con Robert de Niro tra gli altri), basato sull’opera teatrale Wilhelm Tell di Friederich Schiller. Nel cast Claes Bang, Connor Swindells, Golshifteh Farahani, Jonah Hauer-King, Jonathan Pryce e Ben Kingsley.
Guglielmo Tell, la trama

1307, la Svizzera è sotto il pesante dominio austriaco. Profondamente provato dalle sanguinose battaglie delle crociate, Guglielmo Tell, un uomo comune con un talento straordinario per l’arco, ha giurato di non impugnare mai più un’arma in vita sua. Il suo destino prende una piega drammatica quando si trova a dover affrontare il crudele governatore Gessler, che esercita il suo potere con ferocia.
Quando la vita del suo stesso figlio viene minacciata, Tell è costretto a compiere un atto che lo segnerà per sempre: un colpo impossibile con l’arco, destinato a cambiare il il corso della storia. Un’azione che non solo segnerà il suo destino, ma che scatenerà un movimento più grande per la libertà del suo popolo.
Il primo documento in cui compare il nome di Guglielmo Tell è Il libro bianco di Sarnen del 1470, scritto dal dotto cavaliere provinciale Hans Schriber, ed è apparso qualche anno più tardi in uno scritto, Canzone della fondazione della Confederazione elvetica, opera di un poeta anonimo del 1540, nel quale si riporta che Guglielmo sarebbe morto nel lago di Lucerna per mano di Gessler. Ma è lo storico Aegidius Tschudi che, nel 1550, approfondisce e completa la storia di Guglielmo, affermando che l’eroe sarebbe morto nel tentativo di salvare un bambino dalle acque del fiume Schachen nel 1354.
Il personaggio e le sue gesta ispirarono altre opere nel corso dei secoli, come altre leggende provenienti dal nord Europa, ma fu lo scrittore e poeta tedesco Frederick Schiller che ne descrisse le gesta nel suo Wilhelm Tell del 1804, dramma che fu ripreso da Gioachino Rossini nel 1829 quando presentò il suo Guglielmo Tell.
La leggenda ci racconta che Guglielmo nacque e visse a Burglen, a ridosso del massiccio del Gran Gottardo; padre di famiglia e talentuoso cacciatore, l’uomo ha un’abilità straordinaria nel tiro con l’arco. Un giorno, e più precisamente il 18 novembre 1307, l’uomo è a Altdorf dove ignora involontariamente di togliersi il cappello, segno di riverenza, di fronte al cappello imperiale posto su di un’asta nella piazza principale, come da editto emanato mesi prima dal balivo Albrecht Gessler.

Citato in giudizio per la sua mancanza, a Tell viene imposto dal balivo di colpire con una freccia una mela posta sul capo del figlioletto Gualtierino, Guglielmo riesce nell’impresa ma viene scoperto con una freccia nascosta, tenuta in serbo nel caso la prova fosse andata male così l’uomo l’avrebbe potuta scagliare verso Gessler prima di essere fermato. Arrestato, Guglielmo riesce a scappare dalla barca che lo conduceva al carcere durante una tempesta e, dopo qualche giorno, uccide Gessler in un’imboscata. Le sue eroiche gesta ispirano la popolazione che insorge e scaccia tutti i balivi dalle loro terre.
Anche il cinema ha omaggiato diverse volte l’eroe elvetico, il primo fu il regista francese Lucien Nonguet con il suo corto del 1903 Guillame Tell, mentre otto anni più tardi arriva la versione italiana ad opera del regista Ugo Falena. Nel 1924 è l’americano Bryan Foy a portare sullo schermo William Tell, ma bisognerà aspettare altri 24 anni per rivedere l’eroe al cinema, anche questa volta per mano di un regista italiano, Giorgio Pastina, che presenta al pubblico Guglielmo Tell L’arciere della Foresta Nera con Gino Cervi.
L’ultima pellicola dedicata a Tell è William Tell del 1953 di Jack Cardiff, girato in Italia, prodotto e con Erroll Flynn come protagonista, non vide mai la luce a causa degli alti costi di produzione, finendo persino al tribunale fallimentare.