Il grande artista e regista David Lynch è morto all’età di 78 anni. La famiglia ha annunciato la notizia attraverso un post su Facebook.
La morte di un Maestro
Lo scorso anno Lynch, notoriamente un assiduo fumatore sin dalla gioventù, aveva rivelato in un’intervista di soffrire di enfisema e di non poter tornare su un set – almeno fisicamente – per dirigere nuovi progetti. Nonostante ciò, Lynch e la sua storica produttrice Sabrina Sutherland erano in procinto di provare a realizzare alcune delle idee del regista di Missoula, cercando finanziatori.
La famiglia, nel post in cui ha annunciato la morte del leggendario cineasta, ha chiesto che venga rispettata la loro privacy, ammettendo che la morte di Lynch ha causato la presenza di un “grosso buco” nel mondo, ma come lo stesso regista era solito dire “tenete il vostro occhio sulla ciambella, non sul buco“.
L’eredità artistica di David Lynch
Sarebbe riduttivo pensare a Lynch solamente come a un regista. David Lynch era un artista a tutto tondo, che ha lasciato un’impronta indelebile sul cinema e sulla televisione. Visionario e artigiano allo stesso tempo, Lynch oltre al cinema si è dedicato alla pittura, alla scultura, al disegno e alla musica, lasciandoci un’eredità da scoprire e riscoprire a lungo.
Ed è poetico, ma anche inquietante e surreale, che il regista di Twin Peaks (in cui il fuoco rappresenta una simbologia precisa) e del film losangelino per eccellenza (Muhlolland Drive) se ne sia andato dopo che degli incendi devastanti si sono abbattuti sulla Città degli angeli. Ma da lui non ci saremmo aspettati niente di meno. Addio, Maestro, ci rivedremo nella Loggia Bianca.