Un nome, un programma. Sicuramente avrai sentito parlare di Kim Kardashian, la prima tra le sue sorelle ad aver raggiunto la notorietà agli occhi del pubblico, nel mondo dello show business. Volto noto dei social ed eventi mondani, le cronache rosa, di cui si è rivelata protagonista indiscussa, la precedono, essendo l’ex del rapper Kanye West da cui ha avuto quattro figli. Non solo una veterana del gossip poiché oggi si è lanciata nell’imprenditoria e nella recitazione – a riguardo come non citare il reality show che coinvolge tutta la famiglia, The Kardashians, giunto alla sua quinta edizione.
Passione, segreti e drammi, il tutto corredato da quell’atmosfera lussuosa e patinata che la contraddistinguono. Ma come qualsivoglia essere umano, anche la personalità più ricca e famosa cela forti patimenti. Non sarebbe la prima volta, in questo caso, perché Kim avrebbe già trascorso un periodo complicato a causa del divorzio dall’ex marito – benché ancora la battaglia non sia finita ma al momento sono solo ‘voci di corridoio’, come si suole dire. E adesso quel brutto colpo che la manda totalmente in crisi, agitando gli animi dei suoi affezionatissimi.
Kim Kardashian e la biancheria intima: ‘odi et amo’
Houston, abbiamo un problema (anche se lei è nata a Los Angeles). Kim Kardashian ha manifestato un problema con la biancheria intima. Potrebbe far ridere, in verità per la suddetta è un disagio enorme. Non a caso si è sfogata attraverso un’intervista, riportata dal quotidiano La Repubblica, in cui dichiara l’estenuante difficoltà nel trovare guaine e body che siano adeguate alle sue forme e al suo incarnato. Per questa ragione è nato il brand Skims incentrato sulla biancheria intima modellante, dal cui claim si capisce tutto ‘solutions for every body‘.
Da alcune sue affermazioni emerge un retroscena, ancora ignoto a molti, quel segreto che tuttora desta perplessità, per quanto potrai comprendere l’assoluta esigenza: “per anni ho cercato inutilmente guaine e body modellanti che fossero adatti al mio corpo e al tono della mia pelle” così asserisce affranta Kim Kardashian, proseguendo: “e allora facevo da me. Tagliavo i capi in base ai vestiti sotto cui li avrei indossati, per poi tingerli nel lavandino usando le bustine del tè“. L’arte di arrangiarsi ma: “mi sono resa conto di che buco enorme avesse il mercato“.
L’assenza totale di uno ‘shapewear‘ in conformità alle molteplici silhouette e colori. A questo punto, chi fa da sé fa per tre: Kim Kardashian ha risolto il problema, cercando di colmare quella terribile e discriminante mancanza, grazie al guizzo di genio che le sta fruttando tuttora notevoli incassi. Adesso può riempirne i cassetti e gli armadi nonché aiutare quelle donne che hanno vissuto la medesima esperienza. Un semplice aneddoto di vita illustrando quanto si è uguali, alla fine. Si, è vero, lei è ricca ma certi disagi non guardano in faccia a nessuno.