Dune – Parte Due sta conquistando il pubblico, con oltre 200 milioni di dollari ottenuti al box office mondiale, di cui più di 5 in Italia. Dopo il trucco di Stellan Skarsgard, ti sveliamo un’altra curiosità che lo riguarda insieme ad Austin Butler.
In un’intervista ad Access Hollywood, l’attore di Elvis ha parlato del bacio che il suo personaggio scambia con lo zio, precisando che tale scena mostra la totale devozione di Feyd-Rautha per il barone Harkonnen:
“Il bacio con Stellan Skarsgård? Oh sì, è totalmente improvvisato. Lui è disposto a tutto. Stellan è il migliore… Si tratta sempre del modo in cui stai cercando di avere un effetto sugli altri”.
Dune – Parte Due e il personaggio di Butler
Noto per la sua performance come Elvis nell’omonimo film del 2022, Austin Butler è entrato a far parte dell’universo di Dune nel secondo film, in un cast in cui abbiamo ritrovato Timothée Chalamet (Paul Atreides), Zendaya (Chani), Rebecca Ferguson (Lady Jessica) e Josh Brolin (Gurney Halleck).
Veste i panni di Feyd-Rautha Harkonnen, nipote del barone Harkonnen e fratello di Glossu Rabban (Dvae Bautista), nonché erede della Casa Harkonnen; per tale motivo è al centro delle trame delle Bene Gesserit e appartiene alla casa nemica degli Atreides, arrivando allo scontro con Paul.
Nella stessa intervista l’attore ha spiegato che non si è totalmente immedesimato nel personaggio interpretato in Dune – Parte Due, come invece aveva fatto per Elvis:
“Sapevo che avrei protetto tutti gli altri all’esterno del contesto di ciò che stavamo facendo. Non vuol dire che non abbia avuto degli effetti sulla mia vita, ma sapevo che non avrei fatto nulla di pericoloso all’esterno di quei confini, e in un modo che mi ha permesso di andare più a fondo nella sua storia“.
Feyd-Rautha Harkonnen è tra i villain di Dune – Parte Due, un combattente spietato e astuto e il giovane attore porta sul grande schermo un’ottima interpretazione. Senza sopracciglia e capelli, Butler ha rivelato ad Esquire di vedere quasi un’altra persona nello specchio:
“È stato molto liberatorio. Poter guardare allo specchio e non vedermi è emozionante. Poter fare qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che ho fatto prima”.
Non è mancato un approccio molto intenso con il personaggio di Dune – Parte Due:
“Per me è stato, fin dall’inizio, non giudicarlo. E invece, vedere dall’interno, il mondo come se tutto ciò che faccia sia la costa giusta. Che può essere difficile giustificare, comportamenti che sulla carta sembrerebbero malvagi. E il modo in cui parlava, e trovare la sua voce, è stato davvero fondamentale per me”.