Stellan Skarsgard è tornato a interpretare il barone Vladimir Harkonnen in Dune – Parte Due dopo il primo film e ha rivelato un’interessante curiosità: da amante delle vecchie tradizioni cinematografiche, ha passato otto ore sulla poltrona del trucco, rinunciando alla più semplice CGI. Non è la prima volta che sceglie questo metodo ed è orgoglioso del risultato ottenuto, affermando: “È stato doloroso, ma ne è valsa la pena. Volevamo che l’immagine fosse così ben definita da lasciare il segno nelle persone semplicemente apparendo sullo schermo. E quel segno doveva durare per tutto il film senza che lui comparisse continuamente”.
Quasi vent’anni fa Stellan Skarsgard aveva già deciso di trascorrere ore con truccatori e protesi per il ruolo di Sputafuoco Bill, ricoperto di cirripedi, nella saga Pirati dei Caraibi, evitando di girare le scene con punti di motion capture sul viso, come alcuni suoi colleghi. A tal proposito ha dichiarato: “Ero l’unico sul set con delle vere protesi. Tutti gli altri su quella nave si sono presentati cinque minuti prima che iniziassimo a girare si sono fatti mettere dei puntini in faccia, e se ne sono andati. Ero lì da sei ore. Ma il fatto è che mi piace. Mi piace vedere gli artisti dipingere, se questo ha senso”.
Stellan Skarsgard contro il romanzo originale di Dune
In un’altra intervista l’attore svedese ha spiegato la poca utilità di leggere Dune di Frank Herbert per prepararsi al ruolo del Barone Harkonnen, magistralmente interpretato tanto da portare quasi antipatia per lo spettatore verso il cattivo. In particolare Stellan Skarsgard ha rivelato che la sequenza in cui il suo personaggio si mostrava crudele nella scena della morte di Leto Atreides (Oscar Isaac) si distacca completamente dalla rappresentazione originale del personaggio.
Stellan Skarsgard non è un fan della caratterizzazione e della storia del Barone Harkonnen come descritti nei romanzi: “Non mi interessa [il canone]. Ho letto il libro. E naturalmente [il Barone Harkonnen] era, come è, nel libro, inutile per me, perché parla molto. Non si vuole mai un chiacchierone, si vuole qualcuno che sia minaccioso, silenzioso e molto pericoloso. Quindi averlo interpretato come nel libro avrebbe cambiato i nostri piani“.
Infine, Stellan Skarsgard non avrebbe intenzione di mostrare il passato del Barone Harkonnen, esplorato da Herbert in Dune: House Harkonnen: “Devi vedere il tuo personaggio anche come una funzione. E quanto devi vedere di lui? Non c’è bisogno di vedere il Barone maltrattato da bambino perché funzioni nel film. E si può anche avere la gioia di fare una specie di caricatura di un cattivo… Il Barone è un personaggio monumentale“.