Lila Avilés propone un vero e proprio gioiello cinematografico: Totem Il Mio Sole è pronto a sbarcare in Italia, a partire dal 7 marzo, grazie alla società distributrice Officine UBU, dopo aver conquistato i più prestigiosi festival internazionali. Infatti, presentato in concorso alla 73° Berlinale e vincitore del Premio della Giuria Ecumenica, ha girato il mondo, acclamato dai più autorevoli critici nonché designato agli Oscar quale Miglior Film Straniero, proveniente dal Messico. Fiore all’occhiello di questo film la giovane protagonista, interpretata da Naíma Sentíes, alla sua prima esperienza da attrice, perfetta per il personaggio.
Sinossi
Sol, una graziosa bambina di sette anni, è felice perché sta aiutando la sua numerosa famiglia ad organizzare la festa di compleanno per l’amatissimo papà. Poco a poco l’atmosfera gioiosa, come la luce del sole, tende ad affievolirsi lasciando spazio a quella strana e caotica situazione dettata dall’arrivo di amici e parenti, giunti a celebrare il festeggiato. La piccola resta in attesa del grande momento, oltretutto ha in serbo un regalo molto speciale, realizzato insieme alla mamma, ma presto si rende conto di quanto il suo mondo stia per cambiare inesorabilmente.
Difatti percepisce frasi poco inclini alla comprensione, almeno inizialmente, del tipo: “ho parlato con la dottoressa, le analisi non sono buone” estrapolate da un dialogo familiare. Il padre, dunque, è malato ma cerca la forza in se stesso per ricordare a sua figlia: “le cose che amiamo restano con noi anche quando non possiamo più vederle“. Delicato e struggente, l’addio imminente si trasforma in quell’ultimo gioviale ricordo, prima che la vita venga stravolta, per sempre.
Totem Il Mio Sole, la regista Lila Avilés racconta e il pubblico si commuove
Totem Il Mio Sole è una storia intima e autentica che pone al centro la famiglia. A questo proposito, l’artefice di questo ‘elegante dramma’ – come lo definisce la stampa estera – illustra i motivi per i quali è pervenuta alla sua realizzazione: “ciò che mi interessava era ritrarre la vita di tutti i giorni” da un punto di vista profondo e confidenziale “che permettesse di guardare dentro le cose“.
Casa, nell’accezione più ampia del termine, è un microcosmo con le sue innumerevoli sfaccettature dialettali e comportamentali, oggetto di affascinante studio da parte della medesima: “immagino che questo film sia nato come risposta alla mia indagine sul senso di ‘casa’ inteso come ‘abitazione’ o ‘famiglia‘”.
Totem Il Mio Sole parla di vita attraverso l’analisi dei rapporti umani e lo sviluppo dei concetti di comunità e gruppo, consolidato quest’ultimo da un forte legame. L’unità di una grande famiglia, giustappunto, in procinto di affrontare un cambiamento radicale, in cui ogni singolo componente è pronto ad affrontarlo soggettivamente, a suo modo. Ci si procuri i fazzoletti perché sarà difficile trattenere le lacrime, immedesimandosi così nei panni di Sol, così piccola ma già così matura per esplorare temi quali il dolore e la mortalità – come ben evidenziato da Slant Magazine.