Quattro proiezioni speciali che interpretino l’anima multiculturale e inclusiva della città di Torino, attirando un pubblico ampio ed eterogeneo: così, al Cinema Massimo, il Museo Nazionale del Cinema ha in programma di celebrare la terza edizione del Black History Month Torino. Dopo aver onorato la Giornata della Memoria della vittime della Shoah con il cortometraggio in VR Tales of the March di Stefano Casertano, l’ente con sede alla Mole Antonelliana conferma la propria vocazione alla tolleranza e alla lotta al razzismo.
I titoli selezionati esprimono inoltre la volontà di promuovere politiche a favore delle mino01ranze etniche, delle comunità diasporiche, degli afrodiscendenti di seconda generazione e dell’interculturalità nelle scuole.
Black History Month Torino, il programma
Si comincia venerdì 2 febbraio alle 20:30 con la proiezione di Je suis noire, je suis belle (Francia 2023, 85’, DCP, col., v.o. sott. it.), per la regia di Sabrina Onana. Il film dà voce a dodici donne francesi di origini africane e caraibiche, mettendo in luce il loro rapporto con l’identità, la femminilità, la bellezza, lo sguardo degli uomini e l’immagine delle donne nere nei media. L’ingresso è a 4 euro; è prevista la presenza della regista Sabrina Onana.
Venerdì 9 febbraio, ancora alle 20:30, è invece la volta di The Great Green Wall (Gran Bretagna 2019, 92’, DCP, col., v.o. sott. it.), diretto da Jared P. Scott. Il film rende omaggio alla visione del produttore esecutivo ambientalista Fernando Meirelles e della musicista maliana Inna Modja: la creazione – concepita nel 2009 dall’Unione Panafricana e ora sostenuta anche dalle Nazioni Unite – della Grande Muraglia Verde, un muro di alberi che da Dakar a Gibuti si contrapponga all’avanzata della desertificazione e al dilagare dei cambiamenti climatici. Il costo del biglietto d’ingresso è di 4 euro.
Il ciclo prosegue martedì 20 febbraio con il film di Davide Marchesi America non c’è (Italia 2022, 77’, DCP, col.), in programma a ingresso libero alle 15:30, alle 17:30 e alle 20:00. Il punto di vista al quale viene data voce è quello di un gruppo di giovani italiani d’origine africana, all’indomani delle manifestazioni organizzate nell’estate 2020 negli Stati Uniti e in tutto il mondo dal movimento Black Lives Matter. Dai racconti dei ragazzi emerge un quadro inedito rispetto al tema del razzismo nel nostro Paese. Il film fa parte della rassegna Mondi Lontani, Mondi Vicini.
L’ultimo appuntamento è previsto per venerdì 23 febbraio alle 20:30 con Goodbye Julia (Sudan 2023, 120’, DCP, col., v.o. sott. it.) di Mohamed Kordofani. Mona è una cantante in pensione del Sudan del Nord afflitta dal senso di colpa per aver insabbiato un omicidio. Nel tentativo di redimersi, accoglie in casa propria la vedova del defunto, Julia, e suo figlio, Daniel. Gli stravolgimenti politici del Paese, però, finiscono per riaprire violentemente l’antica ferita, obbligandola a fare i conti con il passato.
Goodbye Julia è stato presentato alla 76ª edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. La proiezione del film nell’ambito del Black History Month Torino è organizzata con la collaborazione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina FESCAAL (3 – 12 maggio). Ingresso: 4 euro.
Il Black History Month Torino è promosso dall’Associazione Donne Africa Subsahariana e della II Generazione con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e il patrocinio della Città di Torino.