In questa nuova serie in 6 episodi, in uscita il 4 marzo su Prime Video e coprodotta con Rai Fiction, troviamo Antonia, interpretata da Chiara Martegiani, non solo attrice protagonista della serie, ma anche ideatrice e una delle scrittrici di essa. In veste di supervisore creativo e di attore, troviamo invece uno degli attori italiani più in vista del periodo, Valerio Mastandrea, in un periodo particolarmente ricco di successi nella sua ormai trentennale carriera cinematografica-televisiva, in cui lo troviamo praticamente onnipresente negli ultimi due anni in alcuni dei più grandi successi italiani sia al cinema (la trilogia di Diabolik, C’è ancora domani), che nelle serie TV nostrane (La storia), senza dimenticare la sua proficua collaborazione, in veste di doppiatore dell’Armadillo parlante, con il famoso fumettista romano Zero Calcare per la serie cult trasposta recentemente in versione animata su Netflix .
La trama
Chiara Martegiani in questa serie, interpreta una ragazza ribelle e fuori dagli schemi che cerca a Roma, poco più che adolescente, una dimensione propria lontana dalla soffocante presenza della famiglia e la città capitolina sembra poterle offrire la giusta occasione per potersi inserire nel caotico contesto della grande città, e lì poter finalmente essere libera di essere ciò che vorrà, senza dover rendere conto a nessuno e infatti troverà nella città capitolina un nuovo mondo da plasmare a proprio piacimento.
Le cose però al suo 33esimo compleanno si complicano all’inverosimile; infatti in una sorta di effetto a cascata, tutto va a rotoli nella sua vita nel giro di poco tempo: perde il lavoro e anche la sua vita sociale diventa turbolenta e caotica, a tal punto da arrivare litigare con tutti per ogni cosa e a completare questo totale disastro, finisce all’ospedale dove scopre di essere affetta dall’endometriosi. In questa dolorosa e nuova scoperta a livello fisico, la nostra protagonista, avrà finalmente l’opportunità di approfondire quegli aspetti rimasti irrisolti nella sua vita, e magari riuscire a farli emergere verso la luce per poter far si di trovare la forza per risolverli una volta per tutte.
L’occasione della malattia e nella gestione forzata di essa, la porta a farsi delle domande su se stessa e anche grazie ad un percorso di psicoterapia tutt’altro che convenzionale, dovrà non soltanto a dover gestire i dolorosi problemi dovuti a questa cronica ed indesiderata compagna di vita, ma in una sorta di commistione di riflessioni tra il drammatico e l’ironico, si troverà a dover affrontare i demoni che da una vita l’hanno accompagnata e segnata nel profondo e che rimasti sepolti per troppo tempo, non sono mai stati completamente risolti del tutto.
Antonia infatti, anche attraverso al percorso di psicoterapia si troverà a dover affrontare tutto ciò e ad imparare che se è possibile fuggire da luoghi fisici in cui non ci sentiamo più liberi di essere noi stessi, una personale e totale evasione da se stessi, non è mai possibile completarla a tempo indeterminato, e ad un certo punto della propria esistenza, volente o no, dovrà trovare la forza e il coraggio di affrontarla nei suoi aspetti più complicati e scomodi, per poter finalmente smettere di scappare e vivere così in piena libertà e con una reale e più consapevole conoscenza di se, da quel momento in poi, una nuova e migliore vita: la propria.
Che cosa aspettarsi da Antonia?
In questa serie troveremo molti temi che ultimamente stanno concentrando la giusta attenzione del grande pubblico a vari livelli, in cui al centro c’è la donna e la sua libertà di cercare la vera se stessa, senza necessariamente dover dare conto a chissà quale figura paterna o maschile che la voglia tenere legata ad una catena fatta di tradizioni e ruoli, a cui una giovane donna nel nuovo millennio, sente la necessità di romperla e distaccarsi da quel mondo che non corrisponde più al suo, e così poter vivere appieno la vita ed eventualmente sbagliare magari, ma sempre per conto proprio.
Antonia, se é ad un certo punto della sua vita é scappata, ed é fuggita e sembra da sola aver trovato la propria e vera se stessa nel momento in cui ne facciamo la conoscenza, con un compleanno, il 33esimo, qualcosa si rompe, come se in questo prestigioso anniversario di cristiana memoria, si trovi a scoprire improvvisamente sulla sua pelle che in realtà ci sono delle fratture dentro di se e nel suo passato che ora non possono più essere rimandate e devono essere necessariamente affrontate.
Questa nuova ed insieme vecchia malattia, che l’accompagna da tutta la vita, é il mezzo necessario e doloroso che le servirà per costringerla ad indagare e a riparare ciò che il tempo non ha saputo fare da solo, perché per una vera e propria conoscenza di se stessi, è necessaria la piena conoscenza del proprio io e bisogna avere il coraggio di fare questo viaggio, ed oltrepassare quel velo superficiale dietro il quale si nasconde il nostro vero noi, e Antonia con il suo modo di fare, tra il comico e drammatico, ci mostrerà un suo particolare e personale modo per farlo.