Arriva nelle sale il 5 ottobre il film diretto dal regista russo Kirill Serebrennikov, La moglie di Tchaikovsky ,con Alyona Mikhailova, Ekaterina Ermishina, Odin Lund Biron, Nikita Elenev.
Trama
Russia, seconda metà dell’Ottocento. In un’epoca in cui le donne non sono altro che un nome scritto sul passaporto dei mariti, Antonina Ivanovna, aspirante musicista, si innamora perdutamente del compositore Pëtr Il’ič Čajkovskij e lo convince a sposarla. Ma questo nuovo legame rischia di distruggere entrambi: Tchaikovsky, infatti, non ha mai amato una donna, e non inizierà certo con lei.
La moglie di Tchaikovsky, dalla realtà al film
I due protagonisti sono stati sposati dal 1877 fino alla morte del compositore, avvenuta nel 1893: un matrimonio complesso e foriero di troppi compromessi (il compositore, autore de Il lago dei cigni, era omosessuale) che Antonina non ha mai accettato. Dal genio di Kirill Serebennikov, un sorprendente racconto di amore, ossessione e musica diretto con maestria e meticolosa cura del dettaglio
Serebrennikov torna dietro la macchina da presa dopo aver diretto film molto apprezzati da critica e pubblico (Parola di Dio, Summer, Petrov’s flu), ospitati nei più importanti festival di tutto il mondo, per raccontare una storia vera. La moglie di Tchaikovsky è ambientato nella seconda metà del XIX secolo in una Russia ancora fortemente imperiale e racconta la turbolenta relazione tra uno dei più grandi compositori russi, Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Odin Lund Biron), e sua moglie Antonina Ivanovna Miliukova (Alyona Mikhailova).