Dopo l’omonimo adattamento del libro Tre Piani dello scrittore israeliano Eshkol Nevo Nanni Moretti torna sul grande schermo con Il sol dell’avvenire, il suo nuovo film. Con l’uscita nelle sale prevista per il 20 aprile la pellicola è già riuscita a far parlare di sé tra critiche e note di interesse.
Stando al trailer del film stesso e ad indiscrezioni parrebbe che la pellicola tratterà delle vicende di un circo italiano tra gli anni ’50 e ’70 in cui verranno affrontati temi come le relazioni amorose, il rapporto del regista con il film e la politica. Quest’ultima avrà molto probabilmente un ruolo centrale stando ad alcune battute del trailer ed al titolo del film che è un richiamo agli slogan di un’altra Italia.
Parrebbe inoltre che Il sol dell’avvenire sia un tentativo di Moretti di tornare a temi cinematografici più leggeri, abbandonando un poco la serietà delle sue ultime pellicole ricercando invece un’affinità con le sue prime opere.
Con Valia Santella, Federica Pontremoli, Francesca Marcian e Mathieu Amalric, interpretato, scritto e girato dallo stesso Nanni Moretti Il sol dell’avvenire sembra essere un film che entrerà in aperto contrasto con il sistema di distribuzione di media di massa, lanciando frecciatine a Netflix e non solo, ricercando una italianità che pare ormai essere perduta.
Ma la ricerca di un bel paese che ha ormai fatto il suo corso non la troviamo solo nel titolo del film o nel tentativo di opporsi a modo suo alla spersonalizzazione del sistema di distribuzione di massa ma anche nella colonna sonora del film stesso, dove già nel trailer, potremo sentire Voglio vederti danzare di Franco Battiato.
Insomma il nuovo film di Nanni Moretti pare avere tutte le carte in regola per essere contemporaneamente un tentativo del regista di riscoprirsi, una provocazione, una ricerca del tempo perduto, una commedia e forse anche il nuovo candidato al Festival di Cannes del 2023.