Dopo averti raccontato i primi dieci progetti del DCU, vediamo le modalità e gli obbiettivi che la nuova dirigenza si pone per avere più successo. Innanzitutto la produzione partirà solo quando le sceneggiature saranno pronte e non si sacrificherà il risultato solo per rispettare delle date prefissate. L’obiettivo è quello di far uscire circa due film e due serie tv all’anno nei primi tempi, ma Gunn potrebbe posticipare i film del DCU se la sceneggiatura non sarà finalizzata in tempo:
“L’ho visto accadere più e più volte, è un casino. È il motivo principale per il deterioramento della qualità dei film oggi rispetto a 20 o 30 anni fa. Il degrado degli sceneggiatori ad Hollywood è una storia terribile. È peggiorato tantissimo da quando ho iniziato 23 anni fa. Gli sceneggiatori vengono sempre lasciati fuori dal processo a favore di attori e registi, quindi per noi è davvero importante rendere lo sceneggiatore una figura chiave.
Realizzano questi film [di supereroi, N.d.R.] quando non hanno ancora il terzo atto scritto, che iniziano a scrivere soltanto durante la produzione. Quindi alla fine ti ritrovi a guardare dei tizi che si prendono a pugni e basta senza alcun tipo di narrativa oltre all’azione.”
E, criticando anche il modello Marvel, Gunn spiega che vuole cambiare formula per il nuovo DCU:
“Non puoi continuare a raccontare la stessa storia “tizio buono, tizio cattivo, nemico gigante in cielo, vincono i buoni”. Devi raccontare storie più moralmente complesse, devi raccontare storie che non facciano soltanto finta di appartenere a generi diversi, ma che siano effettivamente di genere diverso.”
In relazione al DCU James Gunn ha scherzato con i giornalisti e ha poi chiarito la situazione che ereditava:
“Perché diavolo ho accettato questo lavoro?!
La storia dell’Universo DC è decisamente incasinata. Un casino. C’era l’Arrowverse, il DCEU, che poi si è diviso tra Justice League di Joss Whedon e, a un certo punto, la versione di Zack Snyder. Perfino io ho fatto The Suicide Squad, che con la serie Peacemaker ha presentato il Bat-mito.
Nessuno aveva il controllo. Si affidavano proprietà intellettuali a qualunque autore sorridesse loro. Quello che faremo noi, invece, è promettere che ogni progetto che cureremo sarà unificato in un contesto più ampio.”
Anche Safran prende in mano la sfida per costruire un DCU di successo:
“La posta in gioco è altissima. Abbiamo preso un brand che era nel caos, e ora abbiamo l’opportunità di costruire uno studio autonomo con le migliori proprietà intellettuali e le migliori storie al mondo. L’opportunità di farlo in maniera funzionale, partendo da zero e senza limiti… la posta in gioco è altissima.”
“Quello che posso promettervi è che tutto ciò che realizzeremo a partire dal nostro primo progetto farà parte di un unico canone e sarà tutto connesso. Utilizzeremo alcuni attori del passato, altri no. Ma tutto, da quel momento in poi, sarà collegato e coerente.”
Nel DCU potrebbero tornare attori del vecchio DCEU, ma sicuramente non torneranno il Superman di Henry Cavill e il Batman di Ben Affleck: il primo non è funzionale alla nuova trama che unirà tutti i film di Gunn e Safran ed essendo il protagonista centrale di esso sarà un nuovo attore più giovane; Affleck lasciò il ruolo del Cavaliere Oscuro per motivi personali e non tornerà come attore, ma potrebbe tornare come regista.
Un gruppo di sceneggiatori composto da Drew Goddard, Jeremy Slater, Christina Hobson, Christal Henry e autori di fumetti come Tom King è stato coinvolto da James Gunn per stendere la trama del DCU:
“Abbiamo lavorato insieme per alcuni giorni, pensando a un arco narrativo complessivo, nulla di troppo dettagliato, ma abbastanza materiale da sapere quale sarà la storia basilare e dove andremo a parare. Continueremo a fare così anche in futuro”.
Il DCU copierà il MCU?
Questa è forse la prima domanda che ci è venuta in mente, soprattutto pensando che James Gunn ha collaborato a diversi film del Marvel Cinematic Universe. Già prima abbiamo accennato una critica al modello di Kevin Feige, ma poi il regista ha voluto chiarire le differenze tra DCU e MCU:
“Un sacco di gente è convinta che si tratterà di una Marvel 2.0 e, in tutta onestà, ho imparato un sacco di roba alla Marvel. Ma penso che ci saranno molte differenze. Una delle ragioni per cui amo davvero la DC è che è davvero un altro universo, un mondo alternativo.
Sai, generalmente con la Marvel hai a che fare con New York, Chicago, San Francisco e poi ci sono altri posti del mondo che, però, sono luoghi di finzione. Nell’universo DC ci sono Metropolis e Gotham, Themyscira e Atlantis e Bialya, un vero e proprio universo di finzione ed è questo il mondo che stiamo creando. Ci stiamo per addentrare in un mondo dove i supereroi esistono e sono esistiti per diverso tempo in una forma o nell’altra.”
Infine ci lascia con i suoi propositi per il DCU:
“Racconteremo una grande storia centrale che è [come nell’MCU]… a eccezione del fatto che è tutto molto più pianificato rispetto alla Marvel degli esordi perché abbiamo un gruppo di scrittori che sta lavorando per elaborare completamente quella storia. Ma intendiamo anche creare un universo in cui, come in Guerre Stellari, ci sono ere diverse, luoghi e cose differenti. O come in Game of Thrones in cui i personaggi sono più moralmente complessi.”