The Bear
Scheda The Bear
Genere: Commedia, Dramma; Anno: 2022; Durata: 20 – 47 minuti (per episodio); Stagioni: 1; Episodi: 8; Paese: Stati Uniti d’America; Soggetto: Christopher Storer; Produzione: FX Productions; Produttori esecutivi: Christopher Storer, Joanna Calo, Josh Senior, Hiro Murai, Nate Matteson; Distribuzione: Hulu, Disney+; Cast: Jeremy Allen White, Ebon Moss-Bachrach, Ayo Edebiri, Matty Matheson, Abby Elliott, Lionel Boyce, Molly Ringwald, Liza Colòn-Zayas, Chris Witaske, Oliver Platt, Edwin Lee Gibson.
Trailer The Bear
Sinossi The Bear
The Bear segue le vicende di Carmen “Carmy” Berzatto (Jeremy Allen White), un giovane chef che tornerà a casa a Chicago per gestire la paninoteca di famiglia, The Original Beef of Chicagoland, in seguito a un lutto in famiglia.
Quello della paninoteca, però, è un mondo lontano a quello dell’alta cucina a cui Carmy era abituato; dovrà, quindi, affrontare le difficoltà nella gestione di una piccola impresa, così come il personale di cucina ostinato e riluttante, per non dimenticare la necessità di gestire i rapporti anche con la propria famiglia, affrontando al contempo le conseguenze del suicidio del fratello.
Recensione The Bear
Quando è uscita negli Stati Uniti d’America sulla piattaforma HULU lo scorso giugno, The Bear è diventata da subito una serie acclamata, che si ritrovava un po’ da ogni parte sui social. La domanda, qui in Italia, era: la serie merita effettivamente o Jeremy Allen White è il white boy del mese di Twitter?
Dopo averla visionata per intero, posso dire con certezza che The Bear si merita il successo che ha ricevuto e che aspetto trepidante di poter continuare a seguire questa storia nella seconda stagione, già annunciata da FX Productions.
Comunque, già dal primo episodio, The Bear mette in chiaro ciò che sarà la base per tutto il resto della stagione attraverso un videogioco che è “difficile da giocare”, come è il compito che si è addossato Carmy (Jeremy Allen White) sulle sue spalle. Rimettere in sesto un ristorante in declino e riorganizzare una cucina con un personale abituato a un comportamento completamente diverso non si prospetta un’impresa per niente semplice.
Soprattutto se il compito ricade su qualcuno che in quella cucina non ci ha mai lavorato, nonostante apparteneva al fratello. Carmy non è visto di buon occhio dal resto dello staff del Beef, che lo vede come corpo estraneo, un po’ saccente per via del suo passato da chef di alto livello. Così come non è vista di buon occhio la nuova assunta da Carmy, Sydney (Ayo Edebiri).
Ma la bellezza di The Bear è nel saper costruire ed evolvere i rapporti tra i personaggi, con scontri umani e realistici e riappacificamenti altrettanto umani e realistici, perché i suoi soggetti sono persone a 360 gradi, con i loro pregi e i loro difetti. Tutti vogliono migliorare il Beef, ma tutti in un modo diverso. Incomprensioni, litigi, mancanza di comunicazione… sono tutti aspetti che si aggirano dietro l’angolo, ma che sono, in ogni caso, risolvibili e superabili.
Come ogni serie tv che si rispetti, comunque, in The Bear non mancano i riferimenti al contesto circostante rappresentato dalla città di Chicago, dove i cambiamenti urbani sembrano farsi specchio dei cambiamenti che avvengono all’interno del ristorante.
Per quanto riguarda gli aspetti un po’ più tecnici, il montaggio e il suono sono usati egregiamente per rappresentare gli stati di panico in cui incorre Carmy. Anche i colori sono usati con senno di poi, partendo dai toni cupi, tipici delle opere drammatiche, per giungere poi a toni più caldi, più da comedy.
Per ultimo, non resta che parlare della recitazione in The Bear. Jeremy Allen White si riconferma un grandissimo attore, soprattutto nell’ultimo episodio (ma niente spoiler!). Anche Ayo Edebiri si fa notare alquanto.